Come riportato da Greenpeace Italia – al termine di una grande fase di studio – sei marchi di acqua minerale su otto in Italia sono contaminati dal TFA, ovvero acido trifluoroacetico. Di fatto presenti in tutti i supermercati italiani, l’indagine – condotta in questi mesi – prevede una ricerca delle molecole di Pfas al loro interno. Oggetto di studio 8 marchi, noti a tutti: Ferrarelle, Levissima, Panna, Rocchetta, San Benedetto, San Pellegrino, Sant’Anna e Uliveto.
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A seguito di queste verifiche accurate da parte dei ricercatori e messe in evidenza da Greenpeace Italia, solo due marchi sugli 8 messi a referto sono risultati essere senza presenza di Pfas al loro interno: Ferrarelle e San Benedetto. Tutte le altre, hanno invece registrato dei campioni del Tfa al loro interno.
Acqua contaminata, c’è il “Pfsas” in 6 marchi noti e disponibili nei supermercati in Italia
Come evidenziato dai dati registrati, sui sei marchi – Levissima, Panna, Rocchetta, San Pellegrino, Sant’Anna e Uliveto – il campione di Tfa, acido trifluoroacetico, più elevato è quello dell’acqua Panna (intorno ai 700 ng/l). A seguire, Levissima (570) e acqua Sant’Anna (440). A seguito della sua ricerca, Greenpeace Italia ha inoltrato i suoi studi sulle tracce di TFA (acido trifluoroacetico) alle aziende, che non hanno commentato. Inoltre, va detto, le autorità tedesche hanno classificato il TFA come “tossico per la riproduzione” oltre che “molto mobile e persistente”. La sostanza infatti, può derivare dalla degradazione di Pfsas rilasciati nell’ambiente che, una volta accumulati negli organismi viventi, formano la sostanza registrata, come alcuni cereali. Questo in ogni caso, studiato a fondo, è ormai noto con l’essere un problema che riguarderebbe tutta Europa, con valori che si allineano a quelli dell’Italia.

