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Dagli acquisti online all’utilizzo di internet, le famiglie siciliane restano “indietro”

Dagli acquisti online all’utilizzo di internet, le famiglie siciliane restano “indietro”
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I dati raccolti dall’Istat nell’indagine “aspetti della vita quotidiana” fotografano la crescita dell’e-shopping nel 2022, ma le altre regioni sono avanti

PALERMO – Gli acquisti online sono una componente ormai quasi quotidiana per molti siciliani, anche se l’Isola rimane ancora piuttosto indietro rispetto a molte altre, soprattutto nel Nord Italia. I dati dell’Istat dell’indagine “aspetti della vita quotidiana” riguardano anche l’utilizzo delle tecnologie della comunicazione dell’informazione da parte delle famiglie e degli individui.

Acquisti online, quali regioni comprano di più

Nel 2022, sono oltre un milione e mezzo i siciliani, dai 14 anni in su, che hanno effettuato acquisti attraverso Internet. Di questi, circa 900 mila lo hanno fatto negli ultimi tre mesi, quasi mezzo milione da 3 mesi a un anno fa, mentre 200 mila lo hanno fatto circa un anno. Sono numeri importanti, ma ancora ridotti rispetto ad altre regioni. In Lombardia si sale a quasi 5 milioni di persone che comprano on line, il Veneto supera i due milioni, il Lazio i due milioni e mezzo. Come macroripartizione, le Isole sono il fanalino di coda, davanti al Sud, il Centro, mentre i numeri più alti si registrano tra Nord Est e Nord Ovest. È un dato che si allinea con i numeri relativi all’utilizzo del web da parte dei siciliani: quasi uno su 3 non utilizza Internet.

Le famiglie e internet

Sempre l’Istat ci dice che solo il 72,1% dei siciliani al di sopra dei 6 anni di età ha utilizzato Internet almeno una volta negli ultimi 3 mesi, contro una media nazionale che sale al 77,5%. Peggio dell’Isola solo la Calabria, che scende al 67,2%. Nelle famiglie composte da soli anziani si rileva infatti una minore diffusione: solo una su due (49,8%) dispone di un accesso. La maggior parte delle famiglie senza accesso a Internet da casa indica come principale motivo la mancanza di capacità (59,9%) e il 21,5% non considera Internet uno strumento utile e interessante.

Seguono motivazioni di ordine economico, legate all’alto costo dei collegamenti o degli strumenti necessari (11,9%), mentre il 7,8% non naviga in rete da casa perché almeno un componente della famiglia accede a Internet da un altro luogo. Per ripartizione territoriale, sono proprio le Isole a segnare il valore minimo, al 72,6%; tale valore risale via via che ci si inerpica lungo la penisola: il Sud è al 73%, il Centro al 78,4%, e il Nord arriva all’80,4%. Un andamento che si ripete negli acquisti on line a livello nazionale: gli italiani che hanno fatto acquisti on line sono quasi 25 milioni, il 48,2% della popolazione, di 14 anni e più. Circa un terzo (32,3%) di queste persone ha ordinato o comprato merci o servizi nei tre mesi precedenti, il 10,6% nel corso dell’anno e il 5,3% più di un anno fa.

Post pandemia, meno acquisti online

Sono più propensi a comprare online gli uomini (52,4%, il 44,4% delle donne) e, soprattutto, i giovani tra i 20 e i 24 anni (75,7%). Il 2022 segna un decremento rispetto al 2021, sia per quanto riguarda l’indicatore complessivo (che passa dal 50,3% del 2021 al 48,2% del 2022) sia per quello riferito all’acquisto negli ultimi tre mesi (dal 34,8% del 2021 al 32,3% del 2022). Tale variazione trova giustificazione nella fine delle restrizioni dovute alla pandemia, che hanno portato molti a vivere nuovamente l’esperienza di acquisto nei negozi fisici. Si tratta di un andamento “fisiologico”, analogo a quello segnalato anche in altri paesi europei, in particolare in Danimarca, Germania, Olanda e Francia . Gli acquisti più diffusi sono quelli relativi all’abbigliamento, scarpe o accessori (19,4%), gli articoli per la casa elettrodomestici esclusi (10,3%), i film o le serie in streaming o download (8,5%).