Stop al RdC, arriva Mia: importi, beneficiari e chi resta fuori - QdS

Fine del Reddito di Cittadinanza, cosa cambia con Mia: importi, beneficiari e chi è escluso

web-sr

Fine del Reddito di Cittadinanza, cosa cambia con Mia: importi, beneficiari e chi è escluso

Salvatore Rocca  |
martedì 07 Marzo 2023

Il Reddito di Cittadinanza va in pensione, arriva la Mia. Ecco cosa cambia per le famiglie che potranno accedere al sussidio e chi, invece, rimarrà escluso.

Il Reddito di Cittadinanza sparisce per lasciare spazio al Mia, la “Misura di inclusione attiva” progettata dal Governo Meloni per rimpiazzare la misura introdotta nel 2019 dall’esecutivo Conte I.

Entro la fine di marzo 2023 il testo definitivo dovrà arrivare in Consiglio dei ministri per poi essere sottoposto al voto del Parlamento. L’obiettivo di Palazzo Chigi è quello di riuscire ad approvare la norma tra la primavera e l’estate e di superare così il RdC.

Mia e Reddito di Cittadinanza, chi saranno i beneficiari

La bozza del provvedimento, scritta dal Ministero del Lavoro, si compone di 12 articoli e va a suddividere le differenti categorie di potenziali beneficiari e di chi, invece, non avrà diritto al sussidio. Principalmente, a poter accedere alla nuova misura saranno due platee: le famiglie povere con soggetti senza possibilità di accesso lavorativo e le famiglie povere con occupabili.

Nel primo caso, all’interno del nucleo familiare dovrà essere presente un soggetto minorenne o un anziano over 60 o con disabilità. L’importo per questa categoria sarà pari a 500 euro.

Per quanto concerne invece la categoria degli occupabili, nella famiglia dovrà figurare un soggetto compreso tra i 18 e i 60 anni di età che percepisce già l’attuale Reddito di Cittadinanza con durata di 7 mesi o con scadenza entro il 31 dicembre 2023. Per questa seconda tipologia di percettori, l’importo sarà di 375 euro mensili alla luce di un taglio del 25% rispetto alla somma base.

Scendendo nei dettagli della riforma, si legge come anche i minorenni con almeno 16 anni di età saranno sottoposti all’obbligo di partecipazione attiva, formazione e lavoro se non impegnati in un percorso di studi. Sono invece esclusi dalla Mia i soggetti over 60 e i componenti del nucleo familiare con disabilità.

Mia, importi e durata del sussidio

Mettendo mano alla calcolatrice, il sussidio potrà avere un importo massimo di 13.200 euro annui. Tale cifra viene ottenuta moltiplicando il nuovo contributo con la scala di equivalenza (il multiplo più elevato è di 2,2). Di base, l’importo dell’assegno sarà di 6mila euro e, in assenza di “categorie deboli”, la somma scenderà fino a 4.500 euro.

Cambia anche la durata del sussidio. Per le famiglie con soggetti non occupabili le somme potranno essere erogate per 18 mesi, ma la misura scenderà a 12 mesi a partire dalla seconda domanda.

Più stringenti, invece, le condizioni per gli occupabili. Per loro si parla di un accesso al sussidio per 12 mesi, tempi che saranno dimezzati a 6 mesi nel momento in cui sarà effettuata una seconda richiesta. Per una seconda domanda si dovrà attendere un anno e mezzo.

La percezione dell’assegno Mia sarà legato all’ISEE, con una netta “sforbiciata” per quanto riguarda il tetto: dagli attuali 9.360 euro si passerà ai futuri 7.200 euro. Saranno effettuate modifiche anche al requisito relativo alla residenza in Italia che passerà da 10 a 5 anni.

Mia, obiettivo abbattere i costi del Reddito di Cittadinanza

In base a questa nuova pianificazione, il Governo intende abbattere i costi del Reddito di Cittadinanza, considerati fin troppo elevati per le casse dello Stato, riuscendo a risparmiare almeno 3 miliardi di euro.

Nel contempo, vi è l’intenzione di spingere i percettori a impegnarsi seriamente nella ricerca di un impiego lavorativo, a differenza di quanto accaduto in precedenza con il sussidio che sarà rimpiazzato a breve. In base alle intenzioni dell’esecutivo, comunque, l’attuale Reddito di Cittadinanza potrà essere richiesto fino al 31 agosto 2023 ed erogato fino al termine dell’anno in corso.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017