E’ ritenuto gravemente indiziato del delitto di estorsione pluriaggravata anche da metodo e finalità mafiose, E’ finito in manette lo scorso 7 gennaio Francesco Lombardo, classe 1978, arrestato dalla Squadra Mobile – Sezione Criminalità Organizzata – della Questura di Catania e il Commissariato di P.S. di Adrano – in seguito a una articolata attività di indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura Distrettuale della Repubblica.
Oltre a Lombardo, la polizia ha fermato altre sei persone, tutte indiziate, allo stato del procedimento nel quale non si è ancora instaurato il contradittorio con le parti, del medesimo delitto di estorsione pluriaggravata contestata in concorso.
I nomi
- Antonino Bua, nato ad Adrano (CT) il 4.10.1983;
- Francesco Celeste, nato a Biancavilla (CT) il 31.1.1988;
- Agatino Lo Cicero, nato a Tettnang (Germania) l’8.6.1982;
- Cristian Lo Cicero, nato ad Adrano (CT) l’1.7.1986;
- Maurizio Montalto, nato a Catania il 16.4.1979;
- Dario Scalisi, Biancavilla (CT) il 3.4.1998
Le indagini
Lombardo, al momento del fermo in territorio di Santa Maria di Licodia, è stato trovato con la somma di euro 5.000,00, che sarebbe stata richiesta a titolo estorsivo e consegnata in acconto della maggiore somma di euro 100.000,00, da parte di un imprenditore. Dalle indagini, effettuate in precedenza, oltre tutto, era emerso che Lombardo si stesse apprestando a consegnare la suddetta somma ai sodali, ed in modo particolare a Lo Cicero Cristian.
Gli indagati, nel mese di dicembre, avrebbero più volte reiterato la richiesta estorsiva minacciando ripetutamente la vittima e la sua famiglia. Da qui sono partite le indagini in seguito alle quali sono scattati i provvedimenti.
Il 9 gennaio, lo stesso provvedimento di fermo è stato eseguito anche nei confronti di Giuseppe Viaggio, classe1983, e di Giuseppe David Costa, classe 1982, i quali in un primo momenti si erano resi irreperibili.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, “A tutti gli indagati, anche sulla scorta di dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia, è stata contestata l’aggravante di avere commesso il fatto quali appartenenti al clan mafioso capeggiato da Lo Cicero Cristian ed operante in Adrano quale articolazione territoriale del clan Mazzei di Catania, al fine di agevolare la medesima associazione mafiosa e avvalendosi delle condizioni previste dall’art. 416 bis c.p.
Nel corso della perquisizione è stata rinvenuta e sequestrata all’interno dell’abitazione di Cristian Lo Cicero la somma di circa 91.000 euro in contanti, ritenuta provento delle attività delittuose poste in essere dal medesimo.
Ultimati gli atti di rito, i fermati sono stati allocati nelle carceri di massima sicurezza di Catania-Bicocca, Siracusa e Caltanissetta, a disposizione dell’A.G. Su richiesta di quest’Ufficio, il G.I.P. presso il Tribunale di Catania ieri, ritenendo sussistenti i presupposti di legge, ha applicato a tutti gli indagati la misura cautelare della custodia in carcere.

