La Polizia di Stato di Adrano ha individuato e denunciato un sedicenne adranita ritenuto l’autore dell’incendio che, lo scorso 24 maggio, ha divorato un’auto parcheggiata dal proprietario nei pressi della sua abitazione nella parte alta del centro abitato.
Adrano, incendio doloso di un’auto : denunciato minorenne
Il minore è stato immortalato, prima e dopo aver appiccato l’incendio, dai sistemi di videosorveglianza installati nella zona. Subito dopo i fatti, tutte le immagini sono state acquisite dai poliziotti del commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano che, frame dopo frame, hanno messo in ordine tutti i video, ricostruendo tutte le fasi dell’incendio ritenuto, sin dalle prime fasi d’indagine, di natura dolosa. Infatti, mentre i vigili del fuoco stavano spegnendo le fiamme, i poliziotti del Commissariato hanno recuperato nelle vicinanze un fazzoletto intriso di benzina.
L’analisi incrociata delle immagini compiuta dalla Polizia Scientifica del Commissariato ha permesso di notare, poco dopo le 4 del mattino, due giovani incappucciati avvinarsi all’auto per cospargere le ruote e la fiancata sinistra con un liquido nel tentativo, ripetuto più volte, di appiccare il fuoco. Le fiamme, però, non si sono sprigionate perché, probabilmente, il liquido utilizzato non era infiammabile.
I due giovani non si sarebbero dati per vinti e, in scooter, avrebbero raggiunto un distributore di carburante, in una piazza centrale della città, per rifornirsi di benzina. Qui, avrebbero riempito una bottiglia e un contenitore in plastica, simile a quelli usati per conservare l’olio, per poi ritornare sul posto in modo da portare a compimento l’incendio dell’auto. I due sono stati ripresi, nuovamente incappucciati, dalle videocamere mentre finivano il “lavoro”. Dopo aver gettato la benzina, le fiamme hanno avvolto l’auto, provocando seri danni anche all’abitazione vicina. Raggiunto lo scopo, i due sono fuggiti tra le traverse del quartiere.
La denuncia
I poliziotti hanno esteso la visione delle immagini raccolte dai sistemi di videosorveglianza anche alle possibili vie di fuga utilizzate dai due giovani, riuscendo a sorprenderli, in più occasioni, a volto scoperto.
Solo qualche giorno dopo, gli agenti delle volanti del Commissariato, impegnati in un servizio di controllo del territorio, hanno notato in una via del centro storico, due ragazzi fermi in strada a parlare, di cui uno con il cappuccio di una felpa che gli copriva interamente il volto. Insospettiti, li hanno fermati per effettuare un controllo. Non appena uno dei due ragazzi si è accorto dell’arrivo della Polizia, con uno scatto fulmineo è fuggito per tra le viuzze, facendo perdere le proprie tracce. L’altro giovane, il 16enne, invece, è stato bloccato e riconosciuto dai poliziotti che avevano analizzato i filmati dell’incendio.
Gli operatori lo hanno condotto nei locali del Commissariato, dove il giovane è stato denunciato per danneggiamento, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva, e affidato alla madre. Probabilmente, le motivazioni del gesto sarebbero da ricondurre a dissidi personali con il proprietario dell’auto, anche se non si esclude alcuna ipotesi investigativa. Sono in corso le indagini per risalire all’altro complice.
Sulla base di quanto accaduto, su specifica richiesta della Procura della Repubblica del Tribunale dei Minorenni, il giudice ha disposto per il giovane adranita la misura cautelare del collocamento in una comunità per minori.
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