Nella notte tra il 23 e il 24 di settembre, la squadra mobile di Catania e il commissariato di polizia di Adrano, sotto il coordinamento del servizio centrale operativo della Polizia di Stato, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 14 persone. Le persone fermate, sono tutte ritenute appartenenti o contigue al clan Scalisi, attivo nell’hinterland di Adrano.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
Il provvedimento, emesso dal gip di Catania su richiesta della Dda di Catania, fa capo a diverse accuse a vario titolo per i 14 soggetti affiliati (o contigui) al clan Scalisi. Parliamo di reati di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione abusiva di armi, ricettazione, danneggiamento a seguito di incendio e accesso illecito a dispositivi di comunicazione da parte di detenuti. Tutti i reati inoltre, sono anche aggravati dal fatto dell’avere favorito il gruppo mafioso.
Le squadre mobili attive nell’operazione ad Adrano al clan Scalisi
All’operazione – partita da Catania e dintorni – hanno preso parte anche le squadre mobili di Napoli, Caserta, Taranto, Nuoro, Sassari, Udine, Pavia, Siracusa e Chieti, oltre al commissariato di polizia di Caltagirone.
La forte attività di contrasto della Polizia
I provvedimenti di oggi si aggiungono ai fermi già eseguiti nei giorni scorsi a carico di altre 10 persone ritenute appartenenti alla stessa organizzazione criminale. Per loro il gip, dopo l’udienza di convalida nei giorni scorsi aveva già disposto la custodia cautelare in carcere. In totale, le indagini hanno dunque interessato oltre trenta persone per numerosi reati associati alla mafia.