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Adrano, scoperto un ristorante con lavoratori in nero e alimenti non tracciati: sanzioni salatissime – VIDEO

Redazione
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La Polizia di Stato ha coordinato, nei giorni scorsi, un controllo straordinario nel territorio del comune di Adrano, finalizzato a verificare il rispetto della normativa che disciplina lo svolgimento delle attività di preparazione e somministrazione di alimenti e bevande in modo da salvaguardare la salute dei consumatori, nonché il rispetto della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro a tutela del personale dipendente delle attività commerciali.

I controlli della Polizia di Adrano

L’intervento è stato coordinato dai poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano e si è sviluppato in stretta collaborazione con gli enti istituzionali che costituiscono la task force coordinata dalla Polizia di Stato, modello operativo che, ormai da tempo, sta permettendo di raggiungere molteplici risultati significativi in tutto il territorio provinciale, secondo le direttive impartite con ordinanza del Questore di Catania.

Oltre agli agenti del Commissariato di Adrano, l’attività di controllo ha visto impegnato il personale del Nucleo Operativo Regionale Agroalimentare Sicilia del Corpo Forestale della Regione Siciliana, i medici e i tecnici del Dipartimento di prevenzione – Servizio Igiene pubblica dell’Asp di Catania, gli ispettori dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e gli agenti della Polizia Locale di Adrano.

Trovati 22 kg di alimenti non tracciati

Nello specifico, sono stati compiuti alcuni accertamenti in un’attività di ristorazione del centro di Adrano. In particolare, sono state riscontrate diverse criticità in cucina dove il Corpo Forestale ha sequestrato 22 chili di alimenti sprovvisti di documentazione in grado di attestarne la tracciabilità, requisito indispensabile per determinare l’esatta provenienza dei prodotti, in modo da salvaguardare la sicurezza alimentare. Per tale ragione il titolare è stato sanzionato per 1.500 euro ed è stata comminata un’ulteriore sanzione di 6.000 euro per l’errata comunicazione alla clientela degli alimenti indicati nel menù.

Trovati lavoratori in nero

Le verifiche sulle posizioni lavorative da parte del personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro hanno fatto emergere un caso di lavoro “in nero”, motivo per cui è stata disposta la sospensione dell’attività fino al pagamento della sanzione di 2.500 euro e dell’ulteriore sanzione di 1.950 euro, come previsto dalla normativa vigente.

Gli stessi ispettori hanno proceduto ad accertare il rispetto delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, contestando diverse violazioni. In particolare, è stata appurata un’inadeguata condizione di movimento in sicurezza da parte dei lavoratori nel locale adibito a cucina a causa degli spazi angusti.

Le sanzioni

Inoltre, sono state accertate l’assenza di spogliatoi e armadietti per il personale e la mancata conformità dell’impianto elettrico, rinvenendo diverse prolunghe “volanti”, interruttori guasti e plafoniere non a norma. Per queste infrazioni sono state elevate sanzioni per 22.781,45 euro.

Il personale sanitario e tecnico dell’Asp ha comminato due sanzioni amministrative per un totale di 3.000 euro, rispettivamente per non conformità documentale e per carenze strutturali dei locali adibiti a cucina. Durante le verifiche, gli agenti della Polizia Locale hanno riscontrato anomalie documentali per cui si procederà ad ulteriori accertamenti attraverso il SUAP.

Un altro aspetto dell’azione di controllo ad Adrano ha riguardato il pattugliamento di strade, piazze e luoghi di ritrovo, in modo da prevenire, monitorare e vigilare su potenziali condotte illecite.

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