Aeroporto Palermo, Gesap soddisfatta del volume di traffico aereo e passeggeri - QdS

Aeroporto Palermo, Gesap soddisfatta del volume di traffico aereo e passeggeri

Aeroporto Palermo, Gesap soddisfatta del volume di traffico aereo e passeggeri

sabato 09 Luglio 2022

Gesap, positivo il Bilancio 2021 e i numeri tornano a crescere

PALERMO – A prescindere da come finirà la partita per il rinnovo del Consiglio di amministrazione, in scadenza a fine luglio, è un’estate di sorrisi per la Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone e Borsellino. Non solo sul fronte del volume del traffico aereo e dei passeggeri in transito (raggiunti e in qualche caso superati i livelli pre-pandemia). Ma anche sul fronte bilancio: il 2021 si è chiuso con un utile di 7,6 milioni che però, secondo i sindacati, sarebbe stato “determinato sulle spalle dei lavoratori”, che non sarebbero stati “ripagati dei sacrifici sopportati durante la pandemia”.

Del resto, il Covid-19 è ancora presente nei discorsi e soprattutto nei conti economici dell’azienda, che, per ammissione degli stessi dirigenti, senza i ristori statali avrebbe chiuso in pareggio: “Il Consiglio di amministrazione di Gesap – è stato evidenziato in una nota – ha approvato il progetto di Bilancio di esercizio del 2021, che prossimamente sarà sottoposto all’assemblea dei soci, con un utile netto di esercizio di 7.606.410. Gli elementi che hanno portato a un risultato positivo sono: il riconoscimento dei ristori statali per i danni subiti dalla pandemia nel primo semestre 2020 per circa 8 milioni (senza i ristori il bilancio si sarebbe chiuso in una sostanziale area di pareggio); la velocità di ripresa e reazione più marcata rispetto alla media italiana del traffico sullo scalo (-34% passeggeri, -23,8% movimenti); un minor peso del costo del lavoro con il ricorso agli ammortizzatori sociali in accordo con i sindacati di categoria, visto il protrarsi, nel 2021, degli effetti negativi dell’emergenza epidemiologica Covid sul traffico aereo”.

Ed è proprio su quest’ultimo punto che si è concentrata l’attenzione di Gaetano Bonavia della Filt Cgil, Antonio Dei Bardi della Fit Cisl, Houda Sboui di Uiltrasporti e Domenico De Cosimo di Ugl Trasporto Aereo, che si dicono “fortemente critici rispetto al progetto di Bilancio 2021 che la governance di Gesap ha presentato al cda nella seduta del 27 maggio, ottenendo il benestare per la presentazione all’assemblea dei soci del prossimo 20 luglio (giorno in cui potrebbe decadere il cda, nda). Il progetto acclara un utile di bilancio di circa 8 milioni, frutto della prima erogazione dei ristori previsti dal Governo e dell’attivazione della cassa integrazione per l’emergenza sanitaria da Covid-19, e dispone una liberalità a favore dei lavoratori ben al di sotto dei sacrifici da loro sopportati per le decurtazioni salariali subite durante la pandemia”.

“Le lavoratrici e i lavoratori dello scalo aeroportuale di Palermo – hanno aggiunto i sindacalisti – negli ultimi due anni hanno pagato un prezzo altissimo, fortemente penalizzati dal contesto di crisi e sottoposti a regime di ammortizzatore sociale, subendo pesantissime decurtazioni retributive. Riteniamo che la liberalità ascritta nel progetto di bilancio 2021 sia stata già ampiamente pagata dai lavoratori e, pertanto, per nulla sufficiente a lenire i sacrifici fatti. Tra l’altro, avevamo contestato a Gesap il ricorso alla cassa integrazione durante l’estate 2021, a fronte dei volumi di traffico che si registravano, chiedendo invano la sua sospensione”.

“Ci si aspettava, alla luce dei fatti rappresentati – hanno concluso i segretari – una maggiore sensibilità e disponibilità, anche in termini di confronto, che Gesap continua a non avere”.

Come hanno sottolineato ancora dalla società aeroportuale, a favorire la ripresa, inoltre, “sul fronte della gestione delle risorse c’è stato il rafforzamento della struttura finanziaria attraverso la rinegoziazione dei contratti di finanziamento del 2017 con le banche, per gli interventi infrastrutturali. Ma anche l’aggiornamento ai tassi di mercato e l’estensione delle linee di credito, con garanzia Sace. L’attenuarsi della crisi pandemica nel 2021, grazie alle vaccinazioni e all’utilizzo del green pass nel settore del trasporto aereo, ha permesso una ripresa rispetto al 2020 dei ricavi non aviation, con un aumento totale del +65,45%. L’Ebitda è risultato di oltre 20,18 milioni (nel 2020 è stato di poco oltre un milione). Il valore della produzione è pari a 63.321.411 euro (+100% rispetto al 2020). Il margine operativo lordo è di +7 milioni, in valore assoluto una variazione di oltre +9,4 milioni e un reddito ante imposte di +7,514 milioni”.

“Con questo risultato di bilancio – ha concluso Gesap in una nota – il management di Gesap, non avendo potuto dare seguito, durante la pandemia, all’accordo sul premio di risultato per mancanza di volumi di traffico, ha proposto al cda, come unica soluzione possibile, di inserire il principio della liberalità, senza il quale sarebbe stato impossibile impegnare in bilancio la somma di 290 mila euro, la stessa del 2019 (anno dei record), quale premio di risultato da dividere (parametrato) a tutti i 248 dipendenti di Gesap”.

Una liberalità, come visto, che non ha convinto per niente i sindacati ma che il ceo Giovanni Scalia invece difende: “Archiviamo il 2021 – ha detto – nella consapevolezza che la comunità aeroportuale, durante la pandemia, ha lavorato duramente per uscire dalla crisi sanitaria. Il risultato è stato eccezionale. Oggi Gesap si riconferma una società solida. La ripresa del traffico ha riportato lo scalo aereo al suo compito originario: far volare le persone e garantire la mobilità. E la comunità aeroportuale è stata il traino per la buona riuscita della ripresa. Ecco perché il cda, sfruttando il principio della liberalità, ha determinato e messo a disposizione dei dipendenti 290 mila euro di premialità, cioè la stessa cifra che nel 2019 era parte del primo storico accordo sul welfare aziendale”.

Gaspare Ingargiola

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