Affido dei minori - QdS

Affido dei minori

Sebastiano Attardi

Affido dei minori

martedì 10 Dicembre 2019

La vita familiare non è più come quella felice di un tempo

La vita familiare che un una volta scorreva piuttosto serena nei rapporti tra genitori e figli minori, non è più come quella felice di un tempo.
Infatti, accade sovente che tra genitori e figli minori avvengano dei litigi o delle incomprensioni caratteriali, per cui, su segnalazione degli organi istituzionali (Polizia e Carabinieri) o dei servizi sociali, interviene d’ufficio il giudice del Tribunale dei minori, quando non sia in corso contestualmente una procedura di separazione o divorzio dei coniugi.

Quando avviene questa incomprensione, il Tribunale dei minori è chiamato a decidere subito sull’affido temporaneo dei figli, in quanto non ha ritenuto adeguate le competenze dei genitori e dei nonni paterni o materni.
In tal caso, d’ufficio, il Tribunale obbliga il loro collocamento in un ambiente esterno alla famiglia d’origine ma nell’ambito della parentela.

L’affido temporaneo fuori dalla famiglia è pertanto una misura cautelare, che la legge appresta ai minori quando questi sono in difficoltà non solo perché soggetti passivi di violenze fisiche, di trascuratezza o di relazioni disfunzionali nell’ambito familiare, ma viene disposto anche quando, per esempio, uno od entrambi i genitori siano impossibilitati, per motivi vari, ad educarli. L’intervento del tribunale – che normalmente viene definito “intervento ponte”, è destinato a rimuovere situazioni improvvise di difficoltà e di disagio familiare, che sono strumentali al diritto che ha il minore di crescere, psicologicamente e fisicamente sano, nell’ambito della propria famiglia.

Detta misura è disciplinata dall’art. 333 c.c., e rientra, a pieno titolo, tra i provvedimenti che il Giudice intende adottare, nell’interesse esclusivo del minore, per poter così superare la condotta pregiudizievole dei genitori, evitando, nello stesso tempo, la decadenza della loro responsabilità genitoriale. L’affido dei minori può avvenire e deve avvenire, soprattutto, nell’ambito della “famiglia allargata”, e ciò per evitare al minore, già colpito dal trauma psichico derivante dall’allontanamento dai genitori, di vedersi all’improvviso privato non solo dalla presenza di uno od entrambi i genitori, ma anche dal contesto familiare in cui è cresciuto sino a quel momento.

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