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Afghanistan, Hosseini (“Il cacciatore di aquiloni”), “Pensare a donne e bambini”

Afghanistan, Hosseini (“Il cacciatore di aquiloni”), “Pensare a donne e bambini”
Gul Pana, 1 year old is with her mother are now in Kandahar Haji IDP camp. Gul Pana born in Helmand and now lives with her mother and brother in Haji Camp in Mirwais Maina District 7. Her father died in Helmand during recent war. She has two sisters and four brothers. In the last few months, the conflict has escalated and there are over 18 million people in need of humanitarian assistance. 4 million children are out of school. Around 400,000 people have left their homes to seek refuge; over half are children. We’ve prepositioned essential supplies, such as ready-to-use therapeutic food (RUTF) and vaccines throughout the country so that our partners can deliver We’re scaling-up lifesaving water & sanitation efforts, such as water trucking and hygiene kits However, as fighting intensifies and spreads, the operating space for humanitarians providing life-saving assistance continues to shrink dramatically. ANSA/US UNICEF +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++

Di fronte a “scene che spezzano il cuore” provenienti dal Paese in cui è nato, lo scrittore Khaled Hosseini ha chiesto alla comunità internazionale di pensare oggi soprattutto alle donne e alle ragazze dell’Afghanistan. 
“Mi preoccupo per il popolo dell’Afghanistan e soprattutto per le donne e i bambini che hanno sofferto di più l’ultima volta che i talebani sono stati al potere”, ha detto alla Cbs l’autore del “Cacciatore di Aquiloni” che dal 2006 è ambasciatore di buona volontà dell’Unhcr, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.

A giudizio dello scrittore, “grandi progressi erano stati fatti negli ultimi vent’anni per le donne in Afghanistan: le donne erano tornate a lavorare e avevano occupato un quarto dei seggi del parlamento, erano in televisione, nel sistema sanitario, nell’istruzione, nella polizia”. Ora però “tutto questo è minacciato. Nessuno sa cosa riserva il futuro per l’Aghanistan”. 
Mettendo in guardia che la legacy degli Stati Uniti resta in dubbio, Hosseini ha sollecitato Washington e i suoi alleati a “esercitare la legittima e appropriata pressione sui Talebani perchè non violino i diritti essenziali dei cittadini afghani e specialmente delle donne e delle ragazze”. 
Il secondo romanzo dello scrittore, “Mille splendidi soli” uscito nel 2008, ritrae gli ostacoli e i pericoli delle due protagoniste femminili “quando i Talebani prendono il potere” e “la vita diventa una disperata battaglia contro la fame, la brutalità e la paura”. 


Hosseini è nato a Kabul ma, essendo figlio di un diplomatico, ha vissuto a lungo in Iran e Francia. Lo scrittore aveva 15 anni quando la famiglia fece richiesta di asilo negli Stati Uniti e non rientrò in Afghanistan che nel 2003, a 38 anni, una esperienza simile a quella raccontata nel “Cacciatore di Aquiloni”.