Rinasce l'emirato islamico. Ghani lascia il Paese. Operativo il primo ponte aereo italiano. Ieri la ministro Lamorgese ha parlato della situazione dei rifugiati durante la riunione svoltasi a Palermo
I Talebani hanno preso possesso del palazzo presidenziale a Kabul su cui hanno issato la loro bandiera annunciando che “la guerra è finita”, mentre il presidente Ghani è fuggito in Uzbekistan “per evitare un bagno di sangue”.
L’ipotesi di un governo di transizione è durato solo per poche ore: gli insorti ora promettono la rinascita dell’Emirato islamico in una cittàpiombata nel caos con migliaia di afghani che stanno cercando di abbandonare il Paese.
Prosegue intanto l’evacuazione delle ambasciate e dei cittadini occidentali: ieri sera è partito da Kabul un primo ponte aereo italiano.
Nella notte le truppe Usa hanno blindato l’aeroporto per gestire le partenze in sicurezza.
Il segretario dell’Onu Guterres ha invitato i talebani alla moderazione.
Oggi riunione del Consiglio di sicurezza.
Si parla di Afghanistan a Palermo
“Durante il comitato per la sicurezza qui a Palermo abbiamo saputo della presa di Kabul da parte dei talebani. Abbiamo fatto un focus sul problema dell’ accoglienza degli afgani che hanno collaborato con gli italiani in Afghanistan”.
Lo ha detto ieri il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, aggiungendo: “Finora abbiamo accolto 228 persone. La situazione comporterà un’ accelerazione dell’ accoglienza”.
Faremo di tutto per rientri in sicurezza
“In Afghanistan – ha detto la Ministro – è avvenuto tutto in pochissimo tempo. Anche andare in aeroporto può essere un problema. Ci sono dei comunicati dei Talebani secondo cui non faranno interventi immediati fino a quando non ci sarà un’azione congiunta da parte delle autorità locali. Questo dovrebbe garantire la partenza degli italiani che sono lì e di coloro che hanno cooperato con le forze armate, medici, interpreti. Faremo di tutto per farli arrivare in Italia in sicurezza”.
Tenere conto del rischio terrorismo
“Ci sarà un ulteriore flusso di migranti afghani – ha detto ancora la titolare del Viminale – che arrivano dalla rotta balcanica ma anche via mare. So che Unhcr ha dato una quantificazione dei flussi dei prossimi mesi che potrebbero farci preoccupare tenendo conto anche del rischio terrorismo. Noi stiamo monitorando e su questo abbiamo la garanzia da parte di tutte le forze che opereranno al meglio”.