Si temono attacchi suicidi. Cittadini picchiati sulla via dell'aeroporto e caccia alle donne giudice. Oltre ottantamila le persone evacuate. Allarme dell'Onu: metà degli sfollati sono bambini
Corsa contro il tempo per fuggire dall’Afghanistan: ultimi giorni per il ponte aereo prima della scadenza del 31 agosto, anche se i talebani si sarebbero impegnati a lasciar partire gli americani e gli afghani a rischio anche dopo tale data.
“Stiamo correndo contro il tempo”, ha detto il generale Hank Taylor, vice capo di stato maggiore.
Ed è allerta attentati Isis nell’aeroporto di Kabul, con Usa e Regno Unito che sconsigliano ai propri cittadini di recarsi nello scalo della capitale afgana.
C’è infatti un alto e “specifico” rischio di attacchi dell’Isis contro le operazioni di evacuazione all’aeroporto di Kabul condotte dagli occidentali. Lo hanno riferito le intelligence di Usa, Gb e Germania citate dai media internazionali.
L’Isis nella regione ha attiva la costola “Provincia del Khorasan” (l’antico nome persiano del territorio che abbraccia anche l’odierno Afghanistan), nata anni fa in competizione con l’estensione asiatica di al Qaeda.
Si temono in particolare attacchi suicidi contro militari e civili ancora imbrigliati nella ressa all’aeroporto.
“C’è un afflusso di potenziali kamikaze in città”, avvertono gli 007.
Intanto arrivano notizie di cittadini picchiati sulla via dell’aeroporto e di una caccia alle donne giudice da parte dei talebani.
Diversi giudici americani e di tutto il mondo stanno lavorando alacremente per far uscire dall’Afghanistan 250 magistrati donna e le loro famiglie dopo aver avuto notizia che i talebani le stanno dando la caccia casa per casa.
Lo riferisce Nbc News, spiegando che molte delle giudici sono state formate negli Usa e hanno emesso dure sentenze sui combattenti talebani durante la guerra in Afghanistan, ma la maggior parte non ha diritto a visti speciali perché non sono mai state sul libro paga degli americani.
“I talebani ci cercano porta a porta”, ha rivelato una di loro nella provincia di Herat.
E per oggi è previsto il G20 ministeriale sui diritti delle donne.
Sono oltre ottantamila le persone evacuate finora, per la precisione 82.300. E l’Onu lancia l’allarme: il 60% degli sfollati è rappresentato da bambini