La catanese Agata Reale è ormai una professionista affermata e molto amata. Adesso gli hater l'hanno insultata sui social perché il suo aspetto è un po' cambiato a causa delle cure oncologiche a cui

Agata Reale, ballerina professionista catanese, ma anche presentatrice e conduttrice televisiva, sta affrontando la sua sfida contro la leucemia. La sua vita professionale, cominciata prima in teatro e poi nel piccolo schermo, l’ha resa popolare. Da quando ha partecipato nel 2007 al noto talent show “Amici” di Maria De Filippi la sua carriera ha subito un’accelerazione incredibile. Tuttavia la vita non le ha risparmiato sacrifici e dure prove. Nei giorni scorsi è stata bersaglio degli hater sui social che hanno criticato il suo aspetto fisico, cambiato a causa delle terapie oncologiche. Le sue risposte sono diventate subito virali e vogliono essere da spunto di riflessione per quanti stanno attraversando un periodo difficile e hanno bisogno di nuove forze per sorridere alla vita.

“Una vita normale”, fatta soprattutto di cose semplici

Agata Reale è rimasta semplice e umile, nonostante il suo successo e il suo bell’aspetto. Ha scelto “una vita normale” – come lei la definisce – che abbia come priorità l’affetto dei familiari e la salute fisica e psicologica. Una ragazza “acqua e sapone” che non rinuncia a essere felice pure nelle difficoltà della vita.
Ha lavorato a teatro e in tv, e non solo come ballerina. Oggi è anche mamma di una bimba di quattro anni, alla quale si dedica scrupolosamente nonostante gli impegni lavorativi e che accudisce con i nonni e il marito, sempre amorevole e presente.

La diagnosi di leucemia, Agata Reale: “Io fortunata rispetto ad altre donne abbandonate dai mariti”

Nel 2019 ha scoperto di avere la leucemia. Le pesanti cure a cui si è dovuta sottoporre le hanno fatto cadere i capelli, le hanno fatto mancare le forze fisiche, le hanno causato ritenzione idrica in alcuni periodi. E l’hanno pure isolata, quando è rimasta ricoverata a lungo in ospedale in piena pandemia.
La sua battaglia non è ancora finita, ma oggi si ritiene fortunata per poter ancora vivere il presente e per essere amata. “Quando ho ricevuto la diagnosi è stata una doccia fredda. Il medico mi disse che spesso le donne malate vengono abbandonate dai loro mariti – racconta Agata Reale -, a me non è successo. È pesante venire a conoscenza della morte dei tuoi compagni di stanza in ospedale. Ma cerco di essere forte e di vivere appieno la vita, anche davanti alle sfide che ci pone”.

I commenti ricevuti sui social: “Sei brutta”

Una persona sui social l’ha definita “brutta”, perché le erano caduti i capelli e aveva il viso gonfio. Altre l’hanno criticata per le parrucche utilizzate. La giovane professionista, allora, ha spiegato pubblicamente non solo quanto le sia accaduto, ma come certe opinioni cattive e non richieste possano ferire coloro che stanno attraversando un periodo difficile. Non a caso, infatti, uno dei profili si è autoeliminato dal social network: “Non volevo che la ragazza si cancellasse, spero ci torni con nuove consapevolezze. Io desidero essere ricordata per la bravura e non per l’aspetto. E’ una mia scelta”, aggiunge Agata Reale.

Alessandra Celentano e il linguaggio violento in tv

Proprio alla luce di quanto successo, l’artista catanese si augura che i cosiddetti “leoni da tastiera” possano riflettere prima di agire e che tutti i fruitori dei social possano imparare a intervenire solo con pensieri e contenuti positivi. La stessa attenzione dovrebbero a suo avviso avere i media che hanno la grande responsabilità di far comprendere le modalità di comunicazione più adeguate nelle relazioni private e pubbliche.

Durante la sua partecipazione al programma di Maria De Filippi, Agata Reale è stata più volte denigrata dall’insegnante Alessandra Celentano: “Non dovrebbero essere utilizzati certi linguaggi e certi atteggiamenti in tv, davanti ai telespettatori – conclude la ballerina -. La Celentano continua però a riservarli agli allievi che prende di mira. Ognuno ha il diritto di inseguire i propri sogni e di formarsi per la loro realizzazione, ricordandosi però che le opinioni di un singolo insegnante non sono verità assolute. Questo vale anche, e soprattutto, per la danza”.