Agenzia delle Entrate, abilitazione delle persone di fiducia - QdS

Agenzia delle Entrate, abilitazione delle persone di fiducia

Salvatore Forastieri

Agenzia delle Entrate, abilitazione delle persone di fiducia

mercoledì 03 Maggio 2023

Ulteriormente semplificata la procedura di accesso ai servizi. Sarà più facile per tutori di sostegno, curatori speciali e genitori di minorenni operare per conto di terzi

ROMA – Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate 130859/2023 del 17 aprile 2023 scorso, è stata ulteriormente semplificata la procedura che consente alle persone che hanno difficoltà, di qualunque genere, ad accedere ai servizi on line dell’Agenzia, di provvedere ugualmente tramite le cosiddette “persone di fiducia”.

Integrando, infatti, il precedente procedimento n. 173217 del 19 maggio 2022, che disciplinava le modalità per l’accesso ai servizi disponibili nell’area riservata dell’Agenzia delle entrate in nome e per conto dei rappresentati dei tutori di sostegno, curatori speciali e genitori esercenti la responsabilità genitoriale, l’Agenzia consente ora di accedere agli stessi servizi, previa apposita istanza da presentare, con il modello allegato al citato provvedimento direttoriale, l’abilitazione o la disabilitazione delle “persone di fiducia” al fine di consentire anche a queste persone di operare per conto e nell’interesse di altre persone fisiche.

L’istanza, che scade il 31 dicembre dell’anno indicato dallo stessa persona interessata, può essere presentata anche tramite una specifica funzionalità web, oppure inviando ad una qualunque Direzione Provinciale dell’Agenzia delle entrate il modulo in allegato ad un messaggio di posta elettronica certificata (Pec) dalla casella assegnata all’interessato o alla persona di fiducia (in tal caso il modulo è sottoscritto con firma digitale), oppure, se l’istanza è compilata in formato cartaceo, sottoscritta con firma autografa, inviata come copia per immagine ma corredata della copia del documento di identità dell’interessato. Ovvero ancora, presentando presso un qualsiasi Ufficio territoriale dell’Agenzia delle entrate il modulo in originale, in formato cartaceo, e sottoscritto con firma autografa, unitamente alla copia del documento di identità dell’interessato o, addirittura, tramite “videochiamata”.

Così come indicato nel provvedimento Direttoriale del 17 aprile scorso, che sostanzialmente integra quello del 19 maggio 2022, i servizi che possono essere espletati tramite la persona di fiducia sono a) La dichiarazione precompilata: b) L’utilizzo del cassetto fiscale; c) La fatturazione elettronica; d) La stampa dei modelli F24; e) Pagamenti e ricevute pagoPA attivati dal portale dell’Agenzia; f) Ricerca ricevute; g) Ricerca identificativi dei file inviati; h) Ricevute e altre comunicazioni dell’Agenzia i) Ricerca documenti; l) Consultazioni visure, planimetrie e ispezioni ipotecarie dei propri immobili; m) Interrogazione del registro delle comunicazioni ipotecarie; n) Altre comunicazioni; o) Duplicato della Tessera Sanitaria e del tesserino del codice fiscale; p) Comunica e gestisci i tuoi contatti; q) Controlla PIN; r) Ricevute delle richieste di certificati digitali (ambiente di sicurezza); s) Ripristina Ambiente di sicurezza.

La persona di fiducia agisce esclusivamente nell’interesse di un altro soggetto e quindi in caso di trasmissione di dichiarazioni, istanze, comunicazioni e documenti, la relativa responsabilità di sottoscrizione, conservazione ed esibizione su richiesta dell’Amministrazione finanziaria resta in capo all’interessato.

Un ottimo servizio, quello ora illustrato, che semplifica le operazioni di coloro che hanno problemi particolari per accedere presso i servizi dell’Amministrazione finanziaria.
Speriamo che una tale semplificazione, già implementata con il recentissimo Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, venga estesa a tutti i “comuni mortali” che, come ben sappiamo, hanno anch’essi estrema difficoltà non solo a gestire i servizi on line dell’Agenzia, ma principalmente, a dialogare con un funzionario per capire se quanto preteso dal fisco sia veramente corretto essendo stato il proprio comportamento sbagliato, oppure, caso purtroppo non infrequente, se sia invece la pretesa fiscale sbagliata, circostanza che attualmente costringe i cittadini a prendere appuntamenti, fare turni, e subire sacrifici per esporre le loro giuste ragioni ed ottenere giustizia, evitando il ricorso in Corte di Giustizia.

Insomma, un servizio, quello che già c’è e quello che potrebbe esserci, utile per abbattere il muro di gomma che, purtroppo, essenzialmente per carenza di personale, non solo presso l’Agenzia delle Entrate (compresa la Riscossione), ma anche negli Enti locali, continua ad esistere incrinando il rapporto di fiducia tra fisco e cittadino (tax compliance) che, come detto più volte, costituisce, insieme alla semplicità delle norme e degli adempimenti, lo strumento più efficace per ridurre l’evasione fiscale.

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