Home » Cronaca » Fatti » Gli appalti e il dibattito sull’aggiudicazione delle gare, il curioso caso di Letojanni

Gli appalti e il dibattito sull’aggiudicazione delle gare, il curioso caso di Letojanni

Gli appalti e il dibattito sull’aggiudicazione delle gare, il curioso caso di Letojanni
Immagine di repertorio

Diversa partecipazione in base al criterio di aggiudicazione delle gare: i dettagli sui bandi per gli interventi nei torrenti di Letojanni.

Nel mondo degli appalti, sono tanti gli argomenti che finiscono per polarizzare il dibattito. Tra questi c’è il criterio di aggiudicazione delle gare. Il codice prevede la possibilità di tenere in considerazione soltanto il ribasso economico, seguendo il criterio del “minor prezzo”, oppure di valutare anche le migliorie progettuali in quella che è definita l’offerta “economicamente più vantaggiosa”. Le opinioni sono diverse su quale sia il metodo migliore per assicurare la realizzazione più efficiente delle opere e dei servizi affidati dalla pubblica amministrazione.

A tenere banco sono chiaramente temi che esondano dalla riflessioni di natura strettamente tecnica ed economica, come nel caso delle tante inchieste giudiziarie – in Sicilia il 2025 è stato pieno zeppo – su turbative d’asta e rapporti corruttivi tra imprenditori, politici e funzionari.

Chi ritiene necessario vengano strette le maglie dei controlli ritiene che gli appalti aggiudicati con l’offerta economicamente più vantaggiosa possano, in linea di principio, essere più a rischio per la maggiore discrezionalità attribuita alle commissioni giudicatrici chiamate ad attribuire punteggi alle offerte tecniche. Di contro, c’è chi sostiene che l’offerta economicamente più vantaggiosa garantisca opere qualitativamente migliori.

Aggiudicazione di appalti e gare, il curioso caso di Letojanni

A Letojanni, centro del Messinese, nell’ultima settimana sono stati aggiudicati interventi sui torrenti per un valore complessivo di circa dieci milioni di euro. Su quattro procedure, due sono state indette prevedendo l’aggiudicazione secondo il minor prezzo e due con l’offerta economicamente più vantaggiosa. Nel primo caso il numero dei partecipanti è stato altissimo, mentre nel secondo decisamente basso.

“La necessità di concludere gli affidamenti entro la fine dell’anno, così come previsto dalla convenzione con la Regione, ci ha portato a decidere di indire le ultime due procedure con il criterio del minor prezzo – spiega Carmelo Campailla, responsabile unico del progetto e presidente di commissione nelle quattro gare –. Ciò è dipeso anche dal ritardo con cui abbiamo acquisito alcuni pareri necessari per l’esecuzione delle opere”. Per Campailla, la differenza nel numero dei partecipanti dipende “dal fatto che le gare con l’offerta economicamente più vantaggiosa richiedono un maggior impegno di risorse alle società per preparare le migliorie tecniche ai progetti”.

Le gare con il minor prezzo

Tra le gare dove la vittoria è dipesa soltanto dal ribasso – dunque, considerando anche l’esclusione delle offerte che aritmeticamente risultano anomale, una sorta di lotteria – c’è quella riguardante la riqualificazione e il recupero ambientale del torrente Sillemi. L’appalto valeva poco più di 2,7 milioni ed è andato alla ditta agrigentina Imprefar, che ha presentato un ribasso del 32,2986 per cento. A presentare le buste sono stati in totale 164 operatori economici.

L’altro appalto aggiudicato con il minor prezzo ha interessato la sistemazione idraulica del torrente Leto, intervento – del valore a base d’asta di quasi due milioni e mezzo – necessario a tenere assicuro il centro abitato. A presentare l’offerta sono state 153 imprese e la vittoria è andata alla Isor Costruzioni. L’azienda, che ha sede a Favara, ha avuto la meglio con un ribasso del 32,2973 per cento.

Le gare con l’offerta tecnica

A essere banditi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sono stati i lavori di riqualificazione del torrente Andreana. Il valore dell’appalto era di poco superiore a 1,9 milioni. Pur essendo aperta a tutte le imprese aventi i requisiti per eseguire le opere, entro la scadenza dei termini sono arrivate soltanto dieci offerte.

A eseguire l’intervento sarà la Euroinfrastrutture. La società, che ha sede a Santa Venerina e che ha partecipato anche alle gare con il minor prezzo, ha ottenuto un punteggio complessivo di 89,197, frutto anche del ribasso del 16,888 per cento sulla base d’asta.

L’ultimo intervento di recupero ambientale riguarderà il torrente Papale. In questo caso, l’importo dell’appalto era di circa 2,6 milioni.
A presentare l’offerta, tuttavia, sono state soltanto in quattro, di cui la catanese Cospin che ha presentato il ribasso più alto (27,8 per cento) ottenendo il maggior punteggio economico e riuscendo a superare di un soffio (sette centesimi) nel punteggio totale la Gi.Ca Costruzioni, piazzatasi seconda e che invece era in testa di quasi dieci punti finché erano state aperte soltanto le buste tecniche.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI