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Nuova aggressione nel carcere di Trapani, nove agenti feriti: la denuncia

Nuova aggressione nel carcere di Trapani, nove agenti feriti: la denuncia
Ivan Domenico Lauria, detenuto messinese morto in carcere a Catanzaro – Imagoeconomica

A denunciarlo è Gioacchino Veneziano, segretario regionale della UILPA Sicilia, che ha ricostruito l’accaduto.

Nel carcere di Trapani si è verificata una nuova aggressione che ha portato al ferimento di nove agenti della polizia penitenziaria. A denunciarlo è Gioacchino Veneziano, segretario regionale della UILPA Sicilia, che ha ricostruito l’accaduto evidenziando l’ennesimo episodio di violenza all’interno dell’istituto penitenziario.

La dinamica dei fatti: detenuto aggredisce gli agenti

Secondo quanto riportato da Veneziano, l’episodio ha avuto come protagonista un detenuto di origini ghanesi, già noto per comportamenti violenti. L’uomo, durante il trasferimento in una cella singola, ha aggredito inizialmente un poliziotto e successivamente si è scagliato contro altri agenti intervenuti per contenerlo. Nove poliziotti sono stati feriti e costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso.

La denuncia della UILPA: “I veri torturati sono gli agenti”

Il segretario della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia ha voluto sottolineare come la narrazione pubblica tenda spesso a criminalizzare il personale penitenziario, mentre la realtà quotidiana nei carceri racconta di agenti vittime di violenze continue. “Dopo che il carcere di Trapani è stato accusato di essere un posto di torturatori – ha dichiarato Veneziano – scopriamo che giornalmente i torturati sono i poliziotti penitenziari, feriti, oltraggiati e umiliati da aggressioni che non possono fronteggiare”.

La richiesta: dotare gli agenti di strumenti adeguati

Veneziano ha ribadito la necessità di dotare gli agenti penitenziari di strumenti di difesa, come il taser, già in uso alle altre forze di polizia. “Basterebbe avere il taser in dotazione – afferma – per arginare queste violenze e garantire un minimo di sicurezza agli operatori che ogni giorno rischiano la propria incolumità per mantenere l’ordine nelle carceri”.

Una situazione che non può più essere ignorata

L’aggressione di Trapani rappresenta solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che sollevano interrogativi urgenti sulla sicurezza degli operatori penitenziari e sulle condizioni lavorative all’interno degli istituti di detenzione. Il sindacato chiede interventi concreti e immediati per prevenire nuove violenze e garantire maggiore tutela a chi opera nelle carceri italiane.