La denuncia è contenuta in una lettera che Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) ha inviato al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e al capo del Dap, Francesco Basentini
ROMA – Negli istituti di pena italiani “le aggressioni al personale di Polizia sono in crescente aumento sia per numero e sia per gravità, tenuto anche conto che la maggior parte di queste si verifica senza motivazioni apparenti e presumibilmente perché nei confronti dei ristretti il poliziotto penitenziario rappresenta l’unico soggetto individuabile e certo a cui addossare la responsabilità delle attuali condizioni di detenzione nelle carceri italiane”.
La denuncia è contenuta in una lettera che Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) ha inviato al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, e al capo del Dap, Francesco Basentini.
“Tale situazione – prosegue Beneduci – oltre ai danni fisici e psicologici subiti dagli addetti del corpo, allo svilimento di ruolo e funzioni ed alla costante sensazione di pericolo percepita nell’ambito del quotidiano, da un lato priva la sicurezza e la funzionalità delle infrastrutture penitenziarie di ingenti contingenti di personale in ragione delle assenze che ne conseguono e, d’altro, ne mina la stessa funzionalità in ordine alle iniziative finalizzate al fattivo reinserimento sociale dei reclusi”.
Pertanto, “questa gravissima situazione”, conclude Beneduci “rende indispensabile il concreto interessamento del ministro della Giustizia perché provveda, anche con l’ausilio di organi esterni a quelli penitenziari ad affrontare e risolvere in concreto il problema”.