Agricoltura: 260 mln per le infrastrutture irrigue - QdS

Agricoltura: 260 mln per le infrastrutture irrigue

Agricoltura: 260 mln per le infrastrutture irrigue

venerdì 26 Aprile 2019

ROMA – Ammonta a 260 milioni di euro l’importo assegnato, al termine della prima riunione della Cabina di Regia “Strategia Italia”, alle infrastrutture irrigue in seguito alla firma, a Palazzo Chigi, del Dpcm proposto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. Si tratta dell’adozione del primo stralcio del Piano nazionale del settore idrico – sezione Invasi e condiviso dai ministri delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, dell’Economia, dell’Ambiente e dei Beni e delle Attività culturali, nonché dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente e dalla Conferenza Unificata.

Per quanto riguarda le domande accolte, nell’ambito del Programma nazionale di sviluppo rurale (Pnsr) 2014-2020, la Sicilia annovera come enti: “Catania 9” che ha ottenuto 73 punti per un sostegno ammissibile di circa 20 milioni, “Serra e Proviti” con 54 punti, per il quale il sostegno massimo ammissibile ammonta a poco più di 2 milioni e “Ragusa” con 46 punti (quasi 3 milioni euro).
Tante le richieste provenienti da tutte le regioni italiane per un settore, quello agricolo, fondamentale per lo sviluppo e la crescita economica del nostro Paese; grande attenzione e grande spazio, a livello nazionale, alle istanze presentate dai consorzi di bonifica e dagli enti irrigui, i cui progetti hanno assorbito circa il 50% delle disponibilità complessive.

Con questa ulteriore assegnazione, che segue all’approvazione del primo Piano nazionale Invasi, adottato a dicembre 2018 e che ha assegnato circa 150 milioni di euro ad interventi riguardanti il comparto agricolo, le risorse complessivamente destinate al settore delle infrastrutture irrigue nell’ultimo anno, ammontano ad oltre 900 milioni di euro. “Diamo un’ulteriore risposta alle richieste del settore agricolo”, ha dichiarato il senatore Gian Marco Centinaio, ministro per le Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, il quale ha posto l’accento sull’importanza delle iniziative a vantaggio dell’agricoltura e sulla necessità di ovviare a quelle emergenze che possano ostacolare lo sviluppo del settore.

“Si tratta di opere pubbliche – ha dichiarato Centinaio – di fondamentale importanza, nonché un significativo tassello a favore di un’agricoltura competitiva su tutti i mercati e di un territorio di qualità, che più di altri si deve attrezzare per fronteggiare i crescenti problemi di siccità e di carenza idrica causati dai cambiamenti climatici”.

Centinaio mettendo in risalto il ruolo fondamentale che le risorse idriche assumono per la produttività delle aziende agricole nel nostro Paese, ha sottolineato: “La disponibilità di acqua è, inoltre, un elemento importante per la competitività del Made in Italy agroalimentare e per il sistema Paese”.

Dando un’occhiata agli ultimi dati dell’Istituto nazionale di statistica (anni 2015-2018) riguardanti i prelievi d’acqua ad uso potabile, il settore agricolo italiano si contraddistingue per essere il maggiore utilizzatore di acqua. Più del 50% del volume utilizzato complessivamente nel nostro Paese è destinato all’irrigazione. Nell’annata agraria 2015-2016, la superficie irrigabile (superficie attrezzata per l’irrigazione), distribuita su circa 572 mila aziende agricole italiane, è stata pari a 4.123 migliaia di ettari. Rispetto al 1982 l’area irrigabile è cresciuta di circa il 4,2%. Rispetto al 1982, se da un lato la superficie irrigata fa registrare un seppur lieve aumento (1,7%), dall’altro il numero di aziende che hanno praticato irrigazione, si riduce però del 20,9%.

Roberto Pelos

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