I vertici della Cia Sicilia, incontrano l'assessore regionale dell'agricoltura, Castagna:" Chiediamo l'assunzione di impegni concreti per il rilancio del settore, di vitale importanza per l'economia"
Consorzi di Bonifica, ruoli consortili, capacità di invaso, rete di distribuzione, legge di riordino; PSR, stato dell’arte misure a superficie, adeguamento prezziario per le misure ad investimento, regolamento di transizione e rimodulazione fondi FEARS, nuovi bandi; OCM vino, misure vendemmia verde, problematiche di mercato del vino e dell’olio; zootecnia, problematiche relative alle movimentazioni dei capi, dialogo con assessorato alla sanità per salvaguardare sia la sanità degli allevamenti che la redditività, sono alcuni punti del documento sottoposto all’attenzione dell’assessore regionale dell’Agricoltura Toni Scilla dai vertici della Cia Sicilia guidati dal presidente Rosa Giovanna Castagna.
“Chiediamo all’assessore di assumersi precisi impegni su questi temi – dichiara Castagna – che sono anche di vitale importanza per lo sviluppo economico dell’intera Regione. La CIA-Agricoltori Italiani della Sicilia ritiene che deve essere svolta una forte azione sinergica tra l’assessorato e il mondo della rappresentanza agricola al fine di portare, in modo unitario, le istanze del mondo imprenditoriale agricolo presso il ministero, la Ue e tutte le sedi istituzionali”.
In relazione al periodo pandemico che ha attraversato il nostro paese, l’agricoltura ha giocato e gioca un ruolo fondamentale. Durante il primo anno di diffusione del Covid-19 i vari comparti agricoli regionali hanno avuto un andamento commerciale in chiaro scuro.
“Nel dettaglio – sottolinea Castagna – il comparto florovivaistico (soprattutto fiore reciso), il comparto agrituristico, il comparto carne ovina e bovina nonché il comparto lattiero-caseario e quello del vino (soprattutto di qualità) sono quelli che più di tutti hanno risentito della chiusura di alcuni canali di vendita (Ho.Re.Ca)”.
“La situazione nella campagna commerciale 2020/20121 – evidenzia il presidente della Cia Sicilia – si è notevolmente modificata, a fronte di una lieve ripresa di alcuni comparti, vino, florovivaismo ad eccezione del reciso, altri stanno soffrendo sia le problematiche commerciali che quelle climatiche. E’ stata in forte difficoltà la campagna agrumicola, con bassi prezzi di mercato, prodotto di piccola pezzatura ed invenduto sulle piante e problemi sanitari da risolvere. Troppo bassi sono stati i prezzi dei carciofi e delle ortive invernali con alcuni prodotti che in parte sono rimasti invenduti o il cui prezzo non ha coperto nemmeno i costi di produzione”.
“Il mercato dell’ortofrutta estiva – continua Castagna – è partito bene ma già sta mostrando segni di debolezza, soprattutto a causa dei prodotti ortofrutticoli di importazione che, come è noto, hanno bassi costi di produzione arrivano sul mercato con prezzi finali inferiori ai nostri stessi costi di produzione”.
“Il tema dei Consorzi di Bonifica vede il suo culmine nell’ennesimo ingiustificato aumento dei ruoli previsto anche per l’anno 2021, si acuisce la problematica legata alle capacità di invaso delle dighe presenti sul territorio regionale”.
“L’approvazione del regolamento di transizione, il cambiamento dei parametri di ripartizione del plafond dei fondi dello sviluppo rurale per gli anni 2021 e 2022 – conclude Castagna – aprono nuovi scenari di incertezza sulla disponibilità finanziaria del PSR Sicilia”.