Dalle prime indagini, svolte dai Carabinieri, l ragazzo si sarebbe intrufolato a scuola per rubare le monetine del distributore di snack.
Il cadavere di un trentatreenne è stato trovato all’interno del liceo Scientifico “Sciascia” di Canicattì, in provincia di Agrigento. Il corpo è stato rinvenuto immerso in una pozza di sangue.
Cadavere a scuola: le ipotesi
Manda in frantumi il vetro di una bussola, si procura una vasta ferita al braccio e muore dissanguato. Sembrerebbero queste le cause del decesso dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine. Finisce in tragedia il tentativo di furto all’interno del Liceo scientifico “Leonardo Sciascia” di via Pasolini a Canicattì. A perdere la vita un giovane di 33 anni, tossicodipendente, già noto alle forze dell’ordine.
Le indagini affidate ai carabinieri
Dalle prime indagini, svolte dai Carabinieri della locale compagnia diretti dal maggiore Luigi Pacifico, il ragazzo si sarebbe intrufolato all’interno della scuola per rubare le monetine contenute nel distributore di snack. Dopo aver scavalcato il cancello, ha mandando in frantumi il vetro della bussola del distributore procurandosi una profonda ferita al braccio che gli avrebbe fatto perdere i sensi. Sarebbe dunque rimasto a terra non riuscendo più a rialzarsi, da qui la morte per dissanguamento.
La macabra scoperta
A fare la scoperta è stato questa mattina il personale scolastico alla riapertura dell’istituto che hanno lanciato l’allarme. La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta e ha disposto l’autopsia sul corpo del giovane. Fortuna ha voluto che stamattina non si tenessero gli esami di maturità programmati per oggi altrimenti per gli studenti sarebbero stati momenti di panico e paura con gravi conseguenze sul colloquio orale.
Irene Milisenda