Agrigento Capitale della Cultura: la Corte dei Conti mette nel mirino la gestione delle risorse - QdS
27 Marzo 2025

Agrigento Capitale della Cultura: la Corte dei Conti mette nel mirino la gestione delle risorse

Agrigento Capitale della Cultura: la Corte dei Conti mette nel mirino la gestione delle risorse

Redazione  |
mercoledì 26 Febbraio 2025

La Corte dei Conti indaga sulle spese e la gestione delle risorse per Agrigento Capitale della Cultura 2025

La sezione di controllo Corte dei Conti ha deliberato l’avvio di un’indagine per la Regione Siciliana sulla gestione delle risorse destinate ad Agrigento Capitale della Cultura 2025, evento inaugurato lo scorso gennaio alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una decisione che fa riferimento al testo una delibera sulla programmazione dell’attività di controllo per l’anno 2025.

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Agrigento Capitale della Cultura, la Corte dei conti apre un’indagine sulla la gestione delle risorse

La Corte dei Conti ha deliberato l’avvio di un’indagine sulla gestione delle risorse per la promozione, l’organizzazione e l’attuazione del programma per Agrigento Capitale della Cultura 2025. “E’ in corso di deposito e pubblicazione – si legge nel testo – la delibera della programmazione dell’attività di controllo per l’anno 2025 sulla sana e buona gestione sugli ambiti di amministrazione finanziaria contraddistinti dalla rilevanza degli interessi economici per la crescita e lo sviluppo socio-culturale delle comunità territoriali”.

I magistrati contabili relatori Giuseppe Di Prima e Salvatore Pilato, hanno disposto che il Servizio di supporto della Sezione di controllo, trasmetta gli atti al “presidente della Regione, all’Assemblea regionale siciliana, all’assessore regionale alla Cultura, al sindaco di Agrigento, al presidente del Consiglio comunale, al presidente della Fondazione Agrigento Capitale della Cultura italiana 2025, nonché al Collegio dei revisori del Comune di Agrigento. Copia della deliberazione è inviata, per conoscenza, al ministero della Cultura ed al ministero dell’Interno”.

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