“Agrigento Capitale italiana della cultura non è ferma e non lo è stata in questi mesi: la programmazione è in pieno svolgimento, con venti progetti conclusi e venti in corso, quattro saranno avviati entro la fine dell’anno. Di fatto Agrigento sarà forse l’unica (o comunque tra le pochissime) Capitali italiane di cultura a completare tutti i progetti presentati nel dossier di candidatura”.
E’ quanto precisa la Fondazione Agrigento 2025 dopo i rilievi dei giorni scorsi della Sezione di controllo della Corte dei conti siciliana. Il calendario, precisano dalla Fondazione, prosegue “senza interruzioni fino alla fine dell’anno”, con allestimenti, residenze, mostre e attività partecipative che “stanno coinvolgendo comunità, artisti, studiosi e visitatori, sia in città che nella provincia”.
Le opere completate
Il recupero di ambienti dell’ex carcere di San Vito, chiuso da oltre mezzo secolo, l’apertura dell’infopoint o dell’hotspot di Portinerie di comunità, l’allestimento del Giardino della pace tra Ribera e Caltabellotta sono “solo esempi di progetti che resteranno al territorio al di là dell’anno da capitale”.
“Artisti internazionali (e di conseguenza pubblico internazionale) sono coinvolti in questi giorni nella Sisters Academy in corso ad Aragona – puntualizza la Fondazione -; per la collettiva Concordia curata da Esther Regueira tra Teatro Pirandello e Museo Griffo; la personale Luminous Strays dell’artista cipriota Efi Spyrou all’ex conventino Chiaramontano; la mostra Eclore di Lisa Chevalier al neo inaugurato Museo del Corallo Nocito a Sciacca (altro progetto sostenuto da Agrigento2025). E ci si prepara agli ultimi due mesi di attività che culmineranno nell’attesa mostra Banksy Humanity Collection che dal 3 al 18 dicembre sarà ospitata negli spazi della Camera di Commercio in via Atenea”.
Insomma, Agrigento Capitale della cultura mantiene “un ritmo costante e una presenza reale sul territorio, con un’offerta culturale viva, attiva e accessibile”. “I progetti non soltanto procedono, ma stanno generando relazioni, attivazione di luoghi, produzione di contenuti, accoglienza e partecipazione – concludono il presidente della Fondazione Agrigento 2025, Maria Teresa Cucinotta, e il direttore generale, Giuseppe Parello -. Agrigento continua a essere Capitale italiana della Cultura nei fatti, giorno dopo giorno”.
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