Il Comitato #Vogliamol’acqua ha consegnato al prefetto Romano un documento con cui si richiede di risolvere i problemi di gestione. Varie le opere previste e quelle già effettuate per aumentare la fornitura
“Preservare con ogni mezzo la gestione pubblica dell’acqua, improntandola a diversi e migliori criteri di efficienza, trasparenza, legalità, equità, che Aica non ha garantito nel corso degli ultimi tre anni, con risultati talmente fallimentari da imporre urgenti e drastici correttivi, anche mediante commissariamento del gestore e dell’Ente di Governo d’Ambito”. Questo è il primo punto del documento con le richieste del comitato #Vogliamol’acqua consegnato al Prefetto di Agrigento Filippo Romano.
Agrigento, incontro sulla crisi idrica dopo le proteste
Incontro tra la delegazione e la Prefettura che si è svolto solo dopo quattro giorni dalla manifestazione per l’acqua che ha visto oltre 2500 persone tra singoli cittadini, associazioni e Chiesa, scendere in piazza per chiedere una risoluzione al problema; un incontro pacato dove sono state evidenziate le tante criticità legate alla crisi idrica. Il comitato #Vogliamol’acqua chiede, nel secondo punto, di affidare la cabina di regia al Genio militare, per garantire il collegamento di pozzi e sorgenti alle reti idriche pubbliche, controllare e garantire l’avanzamento dei progetti finanziati per i quali sono già disponibili ingenti risorse, prevedendo altresì l’intervento urgente di dissalatori mobili, modulari o su nave che immettano la risorsa in rete a beneficio delle popolazioni in atto più sacrificate; e ancora, si legge nel documento, bisogna garantire il servizio di misura su tutte le utenze idriche, individuando ed eliminando ogni situazione di spreco o di abuso e, così, favorendo li risparmio della risorsa. Richieste che il Comitato ha presentato e inviato in una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e, per conoscenza, anche agli organi del Governo regionale, ma dai quali non hanno ricevuto nessuna risposta.
Crisi idrica ad Agrigento, le parole di Romano
“Come Prefettura – ha dichiarato il Prefetto Filippo Romano a margine dell’incontro – che non è compito nostro trovare l’acqua e distribuirla agli utenti. Il disagio è molto ed è comprensibile, e i cittadini sono stanchi. Noi, come Prefettura, possiamo controllare, coordinare, spingere e intervenire nei casi estremi dove si mette a rischio l’ordine pubblico. Io sono a disposizione del comitato, mi farò portavoce di questo documento con queste richieste per inviarlo al Governo nazionale e appunto spingere per cercare delle soluzioni”.
Nel documento la delegazione chiede di far rispettare la normativa che prevede un ambito idrico unico, che metta a sistema tutte le risorse disponibili e le distribuisca equamente, garantendo l’accesso all’acqua in egual misura e all’identica tariffa, prevedendo contestualmente la sospensione o la decadenza degli amministratori locali che strumentalmente si oppongano al rispetto di tali obblighi, nel pieno rispetto della normativa di settore. “Non ci possono essere cittadini di serie A e cittadini di serie B. Tutti dobbiamo avere l’acqua in maniera uguale”, dice Don Mario Sorce del Cartello sociale, affiancato da Alfonso Cartallinica, che ha detto: “Bisogna trovare nuovi pozzi e accelerare le operazioni per mettere in funzione il dissalatore”.
Fornitura d’acqua aumentata quasi del 20% entro metà agosto
Dall’ultima cabina di regia, che si è svolta a Palermo, è emerso che la realizzazione di nuovi pozzi, e la riattivazione di altri già esistenti, consentiranno di aumentare di quasi il 20 per cento, entro metà agosto, la fornitura di acqua nelle case della provincia di Agrigento. Grazie ad alcuni interventi realizzati di recente, ossia il riutilizzo di pozzi comunali a Favara, Ravanusa e San Biagio Platani, sono stati già immessi 18 litri d’acqua al secondo nella rete idrica gestita da Aica. Con i lavori in corso, entro il 13 agosto, salvo imprevisti, si aggiungeranno ulteriori 133 litri al secondo, portando così il totale a 151 litri al secondo di risorsa idrica recuperata e aggiunta alla fornitura ordinaria, migliorando sensibilmente l’attuale servizio idrico (830 litri al secondo).
Il piano su Sciacca
In particolare, a Sciacca sarà completato un pozzo gemello attiguo a Grattavole P3, sarà riattivato il Grattavole 4 e sarà realizzata la condotta di collegamento (immettendo 100 litri al secondo in più); a Canicattì saranno riutilizzati i pozzi comunali delle contrade Gulfi e Capodacqua (+30 litri al secondo); a Naro saranno riattivati i pozzi comunali di contrada Falsina (+3 litri al secondo). In aggiunta, sono state programmate ulteriori azioni per il recupero di risorse idriche entro la fine di agosto (+10%) e ottobre (+15%). Ulteriori lavori saranno programmati grazie ai recenti stanziamenti del bilancio regionale per 38 milioni di euro.