Presentato l'Agrigento Culture Pass, nuovo itinerario per visitare la Capitale della cultura 2025
Comunicazione aziendale
Un nuovo itinerario per visitare Agrigento, Città Capitale della cultura 2025. Il Parco della Valle dei Templi e l’Arcidiocesi di Agrigento in collaborazione con CoopCulture hanno presentato il biglietto condiviso “Agrigento Culture Pass” che permetterà l’accesso a cinque tra i più importanti siti culturali della città: la Valle dei Templi e il Museo archeologico “Pietro Griffo”, la Cattedrale di San Gerlando, il Museo Diocesano e la Chiesa di Santa Maria dei Greci.
Un biglietto unico per un’esperienza culturale completa
“L’AgrigentoCulturePass è un ponte – ha dichiarato Roberto Sciarratta, direttore del Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi – tra la Valle e il Colle, un filo che lega il cuore antico della città a quello contemporaneo. Agrigento, con la Valle dei Templi, custodisce un intreccio di storie, arte e fede che meritano di essere scoperte nella loro interezza”. “Con questa iniziativa abbattiamo i confini tra passato e presente, tra archeologia e architettura, tra pubblico e privato, restituendo alla città la sua unità culturale. L’unione tra Parco, Arcidiocesi e istituzioni è la prova che la cultura si nutre di condivisione”, ha continuato il direttore Sciarratta a margine della conferenza stampa che si è svolta presso il Mudia alla presenza del Prefetto di Agrigento Salvatore Caccamo, del sindaco Francesco Miccichè, di Maria Teresa Cucinotta, presidente della Fondazione Agrigento2025, Domenica Brancato, direttrice del Museo Diocesano.

Il biglietto intero costa 28 euro, ridotto 18 euro e tutte le tipologie di biglietto hanno una validità di tre giorni e consentono un solo ingresso per ogni sito. La navetta elettrica permetterà di muoversi tra i diversi siti. L’intero percorso di circa 50 minuti parte da piazza Marconi (Stazione centrale), tocca la Valle dei Templi (Tempio di Giunone – Tempio di Ercole), il Museo archeologico Griffo e ritorna in città alla Cattedrale di San Gerlando.
“È un progetto che condivide il percorso Oltre la Valle tra arte e fede, messo a punto da persone e giovani vicine alla Chiesa: insieme siamo riusciti a costruire uno straordinario itinerario, ampliato da sistemi di fruizione innovativi, spiega Don Giuseppe Pontillo, direttore dell’Ufficio Beni culturali dell’Arcidiocesi di Agrigento, per offrire ad ogni visitatore un’esperienza immersiva che completi, storicamente e visivamente, la fascinazione della Valle dei Templi”. Con questa operazione, nell’anno di Agrigento capitale della cultura, il pubblico e il privato stanno lavorando insieme per cercare di aumentare il numero dei visitatori nei siti che possono essere fruiti con un solo biglietto e forse, aumentare anche la permanenza media in città dei turisti che è ancora troppo bassa perché si registra ancora un turismo “mordi e fuggi” e questo tipo di attività, in linea di massima, porta ad un aumento del circa il 20% la presenza dei turisti nei siti considerati minori.
“È la prova di quanto sia importante la sinergia tra istituzioni e privati per promuovere la destinazione Agrigento, nel suo anno più importante – ha precisato Letizia Casuccio, direttrice generale di CoopCulture – siamo felici di fare da raccordo e mettere la nostra esperienza al servizio dell’intera città”.
Far conoscere al turista Agrigento nella sua interezza
Un nuovo percorso che permetterà di far conoscere al turista Agrigento nella sua interezza. Visitare la Valle è un’esperienza imperdibile, è una visita stratificata, dove ciascuno può scegliere il proprio itinerario, scoprendo anche le mostre temporanee. Ogni giorno sono disponibili percorsi che conducono alla scoperta del sito, anche nelle sue aree meno indagate, dalle necropoli dei primi cristiani all’ipogeo Giacatello da scoprire con gli speleologi, dal focus sul Tempio della Concordia, alle visite in notturna alla luce di particolari “lucciole”, alle famose “albe” teatralizzate.
Disponibile anche Valle3D, “viaggio nel tempo” virtuale che consentirà ai visitatori di scoprire com’era in origine il Parco Archeologico. Una visita con audio guida, accompagnata da ricostruzioni della Valle dei Templi all’epoca del suo maggior splendore, il V secolo avanti Cristo. Ma se dalla Valle dei Templi si osserva la città si noteranno i palazzi arrampicati sul colle ed è lì che si rimane affascinati della città medievale, i camminamenti fortificati e le torri che svettano sulla Cattedrale, i musei colmi di reperti, le chiese nate su antichi santuari.
Dalla Valle dei Templi alla Cattedrale di San Gerlando
Partendo dalla cattedrale di San Gerlando con la Sala dei Sarcofagi, con la Torre dell’Orologio attraversando la sala immersiva sulla costruzione di San Gerlando, e la cappella medievale di San Bartolomeo, si accede al camminamento della cattedrale fortificata con un altro affaccio sulla cattedrale da una prospettiva unica. La discesa svela il tesoro, le reliquie di San Gerlando nell’urna argentea coeva a quella di Santa Rosalia, a Palermo. A pochi passi dalla cattedrale, il Museo Diocesano istituito nel 1877 dal vescovo Domenico Turano, che consente di conoscere la storia della Diocesi di Agrigento dal X al XIX secolo. Il museo permette la visita interattiva grazie al progetto “Mudia4all” che riposiziona virtualmente tutte le opere nella loro collocazione originaria in cattedrale.

Una sosta è d’obbligo sotto gli aranci e i mandarini del delizioso giardino del vescovo. Attraversando qualche stradina, tra le mura del centro storico, si giunge alla Chiesa di Santa Maria Dei Greci, che sorge sull’antico tempio di Atena vicino al tempio di Zeus Atabyrios, di cui rimangono tracce nelle fondazioni e nei resti della cella. Anche il nome fa riferimento alla dominazione bizantina, quando Santa Maria dei Greci fu cattedrale di rito greco-ortodosso. L’edificio attuale, a tre navate, risale al XII-XIII secolo, quella centrale ha un soffitto ligneo di linea trecentesca, a capriate dipinte. Alle pareti le tracce di 7 riquadri affrescati, distribuiti attorno alla figura di una Madonna in trono col Bambino andata in parte distrutta. Durante gli ultimi restauri, sono stati ritrovati la cripta e il colatoio del XIX secolo, dove i cadaveri dei membri della Confraternita di Santa Maria dei Greci venivano fatti essiccare, seduti, prima della sepoltura.
Un’opportunità per il turismo sostenibile
Disponibile la ricostruzione digitale del tempio e sulla sua successiva trasformazione a Chiesa. C’è anche un antiquarium con i reperti archeologici dell’ultimo scavo. “Un progetto atteso da tempo – ha detto l’assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – un biglietto che guarda con particolare riguardo ai visitatori stranieri che spesso giungono alla Valle; e dalla Valle ripartono senza scoprire le altre innumerevoli bellezze di Agrigento. Bene anche la sinergia tra istituzioni, la Regione siciliana e l’Arcidiocesi e un privato come CoopCulture che gestisce i servizi dei siti. L’obiettivo è quello di aggiungerne presto altri all’offerta”.