Vertice in Prefettura e stop per le grandi manifestazioni, compreso il Mandorlo in Fiore. Per il sindaco “la salute delle persone va salvaguardata sopra ogni altro aspetto”
AGRIGENTO – Nei giorni scorsi i rappresentanti delle istituzioni della provincia si sono riuniti Prefettura, insieme al prefetto Dario Caputo, ai vertici delle Forze dell’ordine e dell’Azienda sanitaria provinciale.
“L’evoluzione sfavorevole che sta avendo la situazione sanitaria nel nostro Paese – ha commentato il sindaco della Città dei Templi, Lillo Firetto – impone un maggiore senso di responsabilità a tutela della salute pubblica. L’Italia è ora tra le nazioni a rischio di epidemia da Coronavirus (Covid-19). L’ospedale è già in allerta, ma è necessario individuare e cominciare ad attrezzare da subito le strutture in grado di reagire prontamente e adeguatamente a ogni eventuale esigenza di prevenzione e sicurezza a tutela della salute dei cittadini”.
“Responsabilmente – ha aggiunto Firetto – valutate tutte le possibili conseguenze, sono sospese, salvo contrordine, tutte le grandi manifestazioni che attirano e aggregano gente da ogni parte della Sicilia, dell’Italia e dal mondo, come il Mandorlo in Fiore e tutte le iniziative del genere comprese nel programma delle celebrazioni dei 2600 anni di storia di Agrigento”.
“È una decisione che ci costa moltissimo – ha affermato il primo cittadino di Agrigento – ma dettata dal buonsenso e determinata dalla necessità di dover far fronte a qualcosa di imponderabile in questo momento. Nessuno è in grado di sapere come e in quanto tempo sarà possibile contenere il contagio. La salute delle persone va salvaguardata sopra ogni altro interesse”.
“Siamo consapevoli – ha concluso – delle conseguenze disastrose sull’economia. Ma prima la vita delle persone. In questo momento di tensione e preoccupazione, che già tanti comuni italiani stanno vivendo, chiediamo di contenere attività di sciacallaggio per meri fini politici o personali. Facciamo appello alla serietà di tutti. Non allarmismo, ma serietà nell’affrontare l’emergenza sanitaria”.
