Il primo polo semiresidenziale della Sicilia occidentale che si occuperà di trattare i disturbi alimentari. Il direttore del dipartimento di Salute mentale Asp, Giordano: “Coinvolgere anche la famiglia del paziente”
AGRIGENTO – I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata sono oggi la nuova pandemia; patologie complesse tali da interferire sulle attività della vita quotidiana o sul funzionamento dell’organismo, sino ad arrivare a gravissime conseguenze fisiche-metaboliche. In Italia una persona su tre soffre di disturbi dell’alimentazione, e la maggior parte sono donne, ma il numero degli uomini è in crescita, e sono sempre più le fasce adolescenziale ad essere colpite.
Il centro Metabolè per i disturbi del comportamento alimentare
È per questo che ad Agrigento, l’Asp, con il direttore del dipartimento di Salute mentale Leonardo Giordano, e il centro Metabolè diretto da Angela Bruno, da anni hanno iniziato un percorso che ha permesso di far nascere il primo centro semiresidenziale della Sicilia occidentale. La struttura, inaugurata solo pochi giorni addietro, è un vecchio edificio dell’ex manicomio sito presso la cittadella della salute dell’Asp di Agrigento; dunque un luogo di malattia che è stato trasformato in luogo di rinascita.
“Il centro Metabolè per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare – ha dichiarato il direttore del dipartimento Leonardo Giordano – è rivolto a minori e adulti con disturbi dell’alimentazione e della nutrizione. Si tratta di malattie psichiatriche invalidanti che non colpiscono solo chi ne soffre ma hanno un importante effetto sugli equilibri e sulle dinamiche all’interno della famiglia. Per questo motivo particolare attenzione viene data ai percorsi di sostegno, psicoeducativi e psicologici rivolti ai familiari, nonché ad un coinvolgimento della famiglia durante tutto il percorso di cura”.
Al taglio del nastro, ha partecipato il direttore generale Giuseppe Capodieci, l’associazione Farfalla Lilla, le istituzioni civili, religiosi e militari, e proprio nel giardino del centro Metabolè sono state piantati due alberi, un ulivo e un mandorlo, come segno di rinascita e speranza. Nel centro saranno effettuati incontri con cadenza settimanale con il gruppo terapeutico che sarà accompagnato in un percorso di benessere che condurrà le partecipanti ad un miglioramento generale della sintomatologia del disturbo, e al pieno recupero di una di esse; saranno coinvolti diversi professionisti dell’area sanitaria come psichiatri/neuropsichiatri infantili, psicologi, pediatri, psicoterapeuti, Mmg, biologi nutrizionisti, dietisti, endocrinologi, fisioterapisti, educatori, tecnici della riabilitazione psichiatrica e infermieri.
La testimonianza di una paziente
Dopo aver frequentato il servizio, una paziente ha lasciato una testimonianza diretta: “I disturbi alimentari coinvolgono tutto il nostro essere. Non interessano soltanto l’apparato digerente ma hanno a che fare con la testa, con le emozioni, con le ferite del passato, con le paure, con le ansie. Ad un certo punto ho dovuto ammettere a me stessa che c’era un problema e che non potevo più gestirlo da sola. Consigliata dal mio medico di famiglia e da alcuni amici ho bussato al Metabolè, diretto in modo eccellente dalla dottoressa Angela Bruno e ho incontrato la dottoressa Elena Montagna. Dal primo istante da lei mi sono sentita accolta, rispettata, capita, presa per mano. Ho percepito finalmente qualcuno che si stava prendendo cura di me. Non semplicemente qualcuno che mi ‘dava’ delle cure ma qualcuno che si prendeva cura di me. Non esitate ad aprirvi, a farvi aiutare, a ristabilire il giusto rapporto con voi stessi e il cibo. In fondo il modo migliore per voler bene è sempre quello di volersi bene”.
La pazienta si è detta finalmente soddisfatta dell’apertura del centro a disposizione di tutti quelli che soffrono di un problema come il disturbo alimentare.