Agrigento, Ipia Fermi e zona industriale convivenza difficile - QdS

Agrigento, Ipia Fermi e zona industriale convivenza difficile

Pietro Vultaggio

Agrigento, Ipia Fermi e zona industriale convivenza difficile

giovedì 21 Ottobre 2021

La sede centrale dell’istituto continua a essere inagibile e per questo continua a essere in fuzione la succursale dell’area riservata alle aziende. Ma la coesistenza è diventata un problema

AGRIGENTO – Scuola e futuro, due termini che vanno di pari passo tranne in alcuni casi, come nella vicenda che vede coinvolto il complesso originario dell’Ipia Fermi di via Piersanti Mattarella, inagibile da sette anni con conseguente creazione di una succursale nella zona industriale, che rischia di fermare però il processo di espansione lavorativa.

“Una situazione – hanno spiegato Alfonso Buscemi della Cgil, Emmanuele Piraino della Cisl e Gero Acquisto della Uil – che rischia di pregiudicare le iniziative imprenditoriali che potrebbero realizzarsi nella zona industriale di Agrigento”. È bene continuare a garantire l’istruzione, ma una soluzione va trovata dato che il plesso di via Mattarella è chiuso dal 2014, anno in cui si è scoperto che il calcestruzzo con cui era stato costruito risultava non essere abbastanza resistente da garantire la sicurezza, e la convivenza tra edificio scolastico e attività produttive presenti in zona diventa sempre più complicata.

Adesso, però, una soluzione sembra finalmente esserci: è stata sottoscritta al Libero Consorzio comunale di Agrigento la consegna del servizio per la progettazione definitiva ed esecutiva degli impianti tecnologici per l’adeguamento delle strutture dell’istituto Fermi. L’ex Provincia già nel luglio del 2019 aveva firmato un accordo con la Regione per la progettazione degli impianti, ma questa aveva manifestato l’impossibilità di individuare all’interno dei propri uffici la figura del progettista impiantista. Il punto di svolta sembra essere vicino, tanto che il commissario straordinario Vincenzo Raffo ha detto: “La consegna della progettazione per l’impiantistica è un passaggio fondamentale per proseguire l’attività di recupero della struttura”.

Questo da una parte, ma la campana dei sindacati continua a farsi sentire chiedendo di restituire centralità alle imprese per operare, senza ulteriori vincoli, nella zona industriale. Vincoli rappresentati proprio dalla presenza di una scuola di grandi dimensioni. Il commissario Vincenzo Raffo ha così ribadito il suo impegno a svolgere in maniera più celere l’iter per bandire le gare, per ripristinare le strutture scolastiche chiuse dal 2014 nella sede naturale.

“Abbiamo chiesto al progettista – ha confermato Raffo – di procedere con la massima rapidità per completare la progettazione esecutiva. Nei mesi scorsi, inoltre, ho visitato l’Istituto Ipia Fermi incontrando il dirigente scolastico che mi ha chiesto un intervento per potenziare i collegamenti con la città. Per questo ho chiesto al sindaco di Agrigento di potenziare le corse della Tua utilizzando quelle che si fermano all’ospedale di contrada Consolida. Ho infine inoltrato alla Regione una relazione sulla situazione dell’Istituto, chiedendo il reperimento delle somme necessarie a bandire le gare per affidare i lavori di riapertura della scuola”.

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