Agrigento, pagamenti pubblici in ritardo, confronto tra Regione e Cna - QdS

Agrigento, pagamenti pubblici in ritardo, confronto tra Regione e Cna

Agrigento, pagamenti pubblici in ritardo, confronto tra Regione e Cna

martedì 01 Marzo 2022

L’incontro si è focalizzato sulle possibili risposte da fornire alle imprese che hanno realizzato opere di manutenzione connesse al servizio idrico durante il periodo di commissariamento

AGRIGENTO – “Un tavolo tecnico-istituzionale alla presenza di tutti i soggetti coinvolti nella vicenda e l’individuazione delle possibili soluzioni”. È l’esito dell’incontro che la delegazione della Confederazione nazionale dell’artigianato (Cna) agrigentina ha avuto nei giorni scorsi a Palazzo d’Orléans con l’assessore regionale Marco Zambuto e il capo di gabinetto vicario del Presidente della Regione, Nello Musumeci, Eugenio Ceglia.

Dopo il sit-in davanti alla sede del Governo siciliano, sono stati ricevuti il segretario provinciale della Confederazione, Claudio Spoto, l’avvocato Stefano Catuara, assieme all’avvocato Giuseppe Luca Sciortino, e l’imprenditore Calogero Calafato. “Abbiamo illustrato ai due nostri interlocutori – ha detto Spoto – che ringraziamo per la disponibilità mostrata, i passaggi più significativi della paradossale situazione che di fatto vede lo Stato debitore nei confronti di una ventina di imprese agrigentine rispetto a opere di manutenzione fornite dalle stesse al servizio idrico integrato durante la gestione commissariale prefettizia, nel periodo compreso tra il 16 marzo, data in cui viene dichiarata l’insolvenza di Girgenti Acque, e il 2 agosto, giorno in cui si è insediata l’Aica. Il credito complessivo ammonta a circa 1 milione di euro”.

“Ci hanno assicurato – ha aggiunto Spoto – che la delicata questione sarà attenzionata e rappresentata con sollecitudine al presidente Musumeci. Nei prossimi giorni attorno al Tavolo saranno convocati il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, il commissario Gervasio Venuti, al quale era affidata la conduzione del servizio nel periodo in questione dopo le dinamiche giudiziarie di Girgenti Acque, il Tribunale fallimentare di Palermo e la Cna che tutela le imprese”.

In occasione dell’incontro svoltosi a Palermo i rappresentanti della Cna hanno anche proposto possibili Interventi concreti da mettere in campo. “La prima opzione con la Regione – ha spiegato Spoto – anche per tramite degli istituti di credito regionali (Irfis e Icra) impegnata ad acquisire il credito vantato dalle imprese; la seconda riguarderebbe l’approvazione di un apposito Disegno di legge; la terza ipotesi, che la Regione si metta in prima linea, assieme a noi, nella interlocuzione con il Governo centrale, a cui questa spinosa vicenda è riconducibile”.

“Sia il capo di gabinetto vicario che l’assessore Zambuto – ha concluso il rappresentante della Cna – hanno convenuto di approfondire la materia e di individuare, nel giro di poco tempo, il percorso da intraprendere per la soluzione alle gravi criticità che rischiano di mettere in ginocchio le imprese, alle prese con una pesante sofferenza economica”.

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