Agrigento, ristrutturazione della rete idrica, intervento dell’Anac - QdS

Agrigento, ristrutturazione della rete idrica, intervento dell’Anac

redazione

Agrigento, ristrutturazione della rete idrica, intervento dell’Anac

venerdì 07 Ottobre 2022

Dopo i rilievi da parte dell’Anac la gara indetta dall’Azienda idrica comuni agrigentini è stata annullata: i rilievi hanno evitato irregolarità e l’arrivo di offerte non congrue

AGRIGENTO – Richiamo dell’Anac a un maggiore rigore nell’indizione delle gare per assicurare la corretta applicazione delle norme sulla revisione dei prezzi approvate nell’ultimo periodo a fronte degli aumenti eccezionali dei costi dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni. Nella nota a firma del presidente Giuseppe Busia con cui vengono rilevate illegittimità e criticità nel bando di gara per la ristrutturazione della rete idrica di Agrigento, l’Autorità ricorda che per le procedure di affidamento dei contratti pubblici indette fino al 31 dicembre del 2023 le stazioni appaltanti sono tenute all’inserimento della clausola di revisione dei prezzi prevista dal decreto sostegni ter.

Inoltre, per le gare avviate successivamente alla data di entrata in vigore del decreto aiuti, il 15 luglio 2022, per determinare il costo dei prodotti, delle attrezzature e delle lavorazioni, le stazioni appaltanti utilizzano i prezzari regionali aggiornati al 31 dicembre 2021 incrementati fino al 20%.

Le precisazioni dell’Anac arrivano in seguito a un’istruttoria partita dalle criticità segnalate dall’Ance sulla gara bandita nel giugno 2022 dall’Azienda idrica comuni agrigentini. La stazione appaltante non ha applicato il prezzario regionale aggiornato né previsto la clausola di revisione dei prezzi. In seguito ai rilievi dell’Ance, all’intervento del Dipartimento regionale Controllo contratti pubblici e all’avvio dell’istruttoria dell’Anac, l’azienda siciliana ha deciso di annullare la gara.

“L’Anac prende atto dell’annullamento – si legge in una nota ufficiale – ma conferma i profili di illegittimità. In primo luogo per l’assenza della clausola di revisione dei prezzi, già in vigore alla data di indizione della gara di appalto. Poi per il mancato aggiornamento dei prezzi previsto dal decreto aiuti secondo cui la stazione appaltante avrebbe dovuto applicare il prezzario aggiornato al 31 dicembre 2021 con l’incremento fino al 20%”.

Il tempestivo intervento dell’Anac ha contribuito a procedere in tempo utile all’annullamento dell’intera procedura di gara evitando il protrarsi delle irregolarità e l’acquisizione di offerte non congrue foriere di possibili contenziosi.

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