L’inizio degli interventi di sistemazione e riqualificazione della struttura è previsto per il mese di gennaio. La conclusione è invece attesa per maggio e comunque prima della bella stagione
AGRIGENTO – Il porticciolo di San Leone è pronto a vivere una nuova vita. Dal Governo regionale, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone, sono stati messi a disposizione un milione e duecentomila euro per la riparazione del muro paraonde e della scogliera a protezione del molo di Ponente. “Anche San Leone e l’agrigentino – ha detto Falcone – entrano così nell’ampio quadro degli interventi voluto dal Governo Musumeci per il rilancio della portualità siciliana in tutte le province”.
Oltre a questi interventi, verrà sostituita la pavimentazione, saranno rinnovate le ringhiere danneggiate e sarà realizzato un nuovo impianto d’illuminazione del molo di ponente, insieme a nuove opere di arredo urbano. Questo il progetto definitivo presentato dal Genio civile di Agrigento.
“Siamo orgogliosi – ha dichiarato Rino La Mendola, a capo del Genio Civile – di offrire ancora una volta il nostro contributo per la riqualificazione del territorio agrigentino, grazie all’impegno e alla professionalità dei funzionari incaricati. Finalmente un luogo dove i cittadini potranno concedersi delle passeggiate di fronte al mare e delle piacevoli soste, fruendo della vista del porto e dei servizi dei chioschi bar della zona”.
L’inizio dei lavori, affidati dal Dipartimento regionale Infrastrutture all’impresa Comar di Agrigento, è previsto per il mese di gennaio, mentre la conclusione è attesa entro maggio e comunque prima della prossima estate, quando l’area potrà essere adeguatamente valorizzata ai fini turistici.
“Finalmente – ha commentato il sindaco della Città dei Templi, Franco Micciché – si sta concretizzando ciò che volevo per Agrigento. Appena insediatomi, insieme a Rino La Mendola abbiamo fatto i sopralluoghi e una conferenza di servizi, una settimana dopo il Genio civile ha definito la progettazione. Oggi, i lavori sono pronti a partire essendo già stata espletata la gara”.
Un esempio di buona amministrazione, dunque, che si spera possa essere ripetuto per tante altre opere pubbliche di cui il territorio ha grande bisogno per creare in questo modo sviluppo e occupazione.