Agrigento

Diocesi di Agrigento per tutelare i minori e le vittime degli abusi

AGRIGENTO – Nella stessa data in cui la Chiesa ha celebrato la prima Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili (ricorrenza scelta in corrispondenza della Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale istituita dal Consiglio d’Europa), l’arcivescovo Alessandro Damiano, ha ufficializzato l’istituzione del Servizio diocesano per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili nell’Arcidiocesi di Agrigento.

Si tratta di un organismo pastorale espressione della Chiesa per una nuova opportunità di crescita, che vive l’attenzione ai minori e degli adulti vulnerabili come esigenza evangelica. A questo Servizio ecclesiale sono affidati compiti che vanno dall’accoglienza e l’ascolto di coloro che si dichiarano vittime di abusi in ambito ecclesiale, alla promozione della pastorale a tutela dei minori e delle persone vulnerabili attraverso l’informazione e la formazione dell’intera comunità ecclesiale al fine di favorire una vera cultura della prevenzione degli abusi sessuali che di solito avvengono all’interno di abusi di potere e di coscienza.

L’istituzione del Servizio nell’ambito dell’Arcidiocesi di Agrigento, risponde anche a un obbligo preciso stabilito da Papa Francesco con il Motu proprio “Vos estis lux mundi” del maggio 2019 e nello stesso tempo, costituisce un’opportunità di crescita per presbiteri, operatori pastorali e famiglie che, attraverso una mirata attività formativa, avranno la possibilità di affinare e riorientare con maggior consapevolezza, all’interno di ciascuna Comunità parrocchiale, relazioni e buone prassi per la salvaguardia dei minori e delle persone vulnerabili.

“Il Servizio – hanno spiegato dall’Arcidiocesi – è affidato a persone nominate dall’arcivescovo, scelte per competenza in ambito pastorale, psicopedagogico e legale. Monsignor Alessandro Damiano ha nominato referente del Servizio Roberto Vanadia, che sarà collaborato da Maria Luisa Butticé e dal rettore del Seminario diocesano pro-tempore, don Baldassare Reina.