Agrigento, sicurezza stradale in primo piano, servono repressione e prevenzione - QdS

Agrigento, sicurezza stradale in primo piano, servono repressione e prevenzione

Irene Milisenda

Agrigento, sicurezza stradale in primo piano, servono repressione e prevenzione

mercoledì 16 Novembre 2022

Un fenomeno che negli ultimi mesi sta registrando dati sempre più alti. Vertice istituzionale in Prefettura sulle strategie da adottare per rendere meno pericolosa la circolazione in provincia

AGRIGENTO – Incidenti stradali sempre più frequenti lungo le strade agrigentine. Non solo distrazioni da parte degli automobilisti, ma una delle cause è da attribuire anche alle condizioni in cui versano le strade, soprattutto quelle provinciali, molte delle quali piene di buche.

Servono interventi minimi per creare sicurezza, come la pulizia e una migliore segnaletica orizzontale e verticale. Rinnovarla aiuta a scoraggiare comportamenti come l’eccesso di velocità, che è la causa principale degli incidenti” ha detto Maria Rita Cocciufa, prefetto di Agrigento, a margine di un vertice in Prefettura in presenza di tutte le Forze dell’ordine, l’Anas, l’Asp, il Libero Consorzio comunale, i vigili del fuoco, i sindaci di Agrigento, Francesco Micciché, Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, e l’Associazione italiana familiari e vittime della strada di Agrigento. “Dobbiamo fare repressione – ha aggiunto la rappresentante del Governo sul territorio – ma anche e soprattutto prevenzione. Per questo dobbiamo stabilire un percorso da far realizzare nelle scuole”.

Secondo un report della Polizia stradale di Agrigento, presentato dal vice questore Andrea Morreale, da maggio a settembre ci sono stati 55 incidenti con feriti, spesso anche gravi, e tre mortali. L’ultimo si è verificato proprio domenica sera lungo la Statale 115, dove a perdere la vita è stato un uomo di 53 anni di Casteltermini, che viaggiava insieme a un suo amico che è rimasto gravemente ferito. “Nei tratti ammodernati della Statale 640 – si legge nel documento in questione – non succede quasi più nulla. In quelli non ammodernati si continuano invece a registrare incidenti. Se la statistica degli incidenti si riesce a contenere sia sulla 189 che sulla 121, è solo perché ci sono dei limiti di velocità assolutamente rigorosi. La 115 si rivela pericolosa soprattutto nei rettilinei, così come è critica la situazione dei ponti della 189”.

L’attenzione è stata rivolta anche su alcune vie comunali, come la strada della Mosella, che collega la Statale 115 con la 640, asse viario strategico, continuamente percorso da mezzi pesanti, che dovrebbe rappresentare il massimo della sicurezza ma che si presenta, invece, privo di segnaletica, di illuminazione e costellato da buche, avvallamenti e degrado che mettono a repentaglio la sicurezza degli automobilisti e degli autotrasportatori.

“Negli incidenti stradali – ha affermato il vice questore Morreale – è scontato che il comportamento dei conducenti è di gran lunga il fattore determinante. Ma gran parte delle statali, a eccezione della 640, necessiterebbe di un rifacimento della segnaletica e cartellonistica, con particolare riferimento ai delineatori di margine, spesso assenti o danneggiati, e ai guardavia laterali danneggiati o mancanti dei catarifrangenti. Negli incroci o svincoli più rilevanti di tutte le statali sarebbe opportuno un uso più massiccio dei cosiddetti ‘occhi di gatto’ sulle isole di traffico zebrate o a delimitare la carreggiata, così come in alcune delle curve pericolose. Alcuni terminali di barriera andrebbero sostituiti o sistemati”.

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