Agrigento

Agrigento, stretta per vincere la battaglia al Covid

AGRIGENTO – Alla luce dell’aumento dei contagi da Covid-19 la Regione siciliana, sulla base del monitoraggio e dello sviluppo dei dati attuali, ha valutato la possibilità di attivare tempestivamente nuovi posti letto in strutture pubbliche e private di tutto il territorio isolano.

Sono complessivamente 416 – ha affermato la presidente della VI Commissione dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, a margine dell’audizione dell’assessore per la Salute Ruggero Razza – i posti letto di terapia intensiva che saranno attivati in Sicilia entro il 30 novembre, 2.384 quelli di degenza ordinaria e 812 quelli per i casi a bassa complessità. La Sicilia è una delle regioni che al momento non ha sospeso le cure diverse dal Coronavirus, né ha ridotto gli interventi programmati, ma l’aumento dei contagi ci porterà a rivedere il piano sanitario per affrontare la gestione dei pazienti che necessitano di cure ospedaliere”.

Alla provincia di Agrigento saranno assegnati cinquanta posti in terapia intensiva di questi: 14 verranno attivati entro il 15 novembre e altrettanti 14 entro il 30 novembre all’Ospedale di Agrigento; al Fratelli Parlapiano di Ribera entro il 30 novembre verranno attivati dieci posti letto, mentre per l’Ospedale di Sciacca saranno disponibili sei posti entro il 15 novembre e altrettanti entro il 30 novembre.

Sono 240, invece, i posti letto in malattie infettive. Di questi, entro giorno 15 novembre ne verranno attivati sessanta e altri ottanta a fine mese nell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento; venti invece quelli che verranno resi operativi all’ospedale di Ribera entro il 15 novembre e cinquanta entro fine mese. A Sciacca, entro fine novembre saranno attivati altri trenta posti.

A completare l’offerta sanitaria i Centri per le cure a bassa complessità dedicati a quei pazienti che non necessitano di un ricovero in ospedale, pur avendo bisogno di assistenza sanitaria. Sono 160 gli ulteriori posti messi a disposizione: di questi entro il 15 ne verranno attivati 18 alla Rsa Covid di Sciacca e altri 18 entro il 30 novembre; al Cta di Ribera verranno assegnati venti posti entro il 15 e venti entro il 30 novembre; all’Ipab Covid verranno assegnati trenta posti entro il 15 novembre e sessanta entro il 30 novembre.

Intanto, per mappare l’effettiva diffusione del Covid-19 nella popolazione provinciale si sta lavorando per realizzare un’area drive in per la somministrazione dei tamponi rapidi. “È una delle richieste che ho fatto all’assessore Razza – ha spiegato il sindaco Franco Micciché – e ho voluto fortemente. Oltre all’area della zona industriale, stiamo lavorando per allestire altre postazioni per sottoporre a quasi tutti il tampone rapido”.

Nel frattempo si sono svolte due giornate dedicate al “Covid-screening” destinato alla popolazione scolastica. Nella prima giornata sono stati eseguiti 410 test ad Agrigento con due casi positivi, 330 test a Sciacca con cinque positivi e 148 test a Licata con due casi positivi. Nel corso della seconda giornata sono stati 1.126 i test rapidi eseguiti, di questi ad Agrigento su 735 tamponi quattro sono risultati positivi mentre a Licata su 81 test solo uno ha dato esito positivo. Meno confortanti i rilievi eseguiti a Sciacca, dove sul campione di 310 soggetti 49 tamponi sono risultati positivi.