Agrigento, stretta per vincere la battaglia al Covid - QdS

Agrigento, stretta per vincere la battaglia al Covid

Irene Milisenda

Agrigento, stretta per vincere la battaglia al Covid

mercoledì 11 Novembre 2020

Incremento dei posti di terapia intensiva, malattie infettive e per le cure a bassa intensità. In aumento anche gli screening con l’obiettivo di mappare la diffusione del virus in provincia

AGRIGENTO – Alla luce dell’aumento dei contagi da Covid-19 la Regione siciliana, sulla base del monitoraggio e dello sviluppo dei dati attuali, ha valutato la possibilità di attivare tempestivamente nuovi posti letto in strutture pubbliche e private di tutto il territorio isolano.

Sono complessivamente 416 – ha affermato la presidente della VI Commissione dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, a margine dell’audizione dell’assessore per la Salute Ruggero Razza – i posti letto di terapia intensiva che saranno attivati in Sicilia entro il 30 novembre, 2.384 quelli di degenza ordinaria e 812 quelli per i casi a bassa complessità. La Sicilia è una delle regioni che al momento non ha sospeso le cure diverse dal Coronavirus, né ha ridotto gli interventi programmati, ma l’aumento dei contagi ci porterà a rivedere il piano sanitario per affrontare la gestione dei pazienti che necessitano di cure ospedaliere”.

Alla provincia di Agrigento saranno assegnati cinquanta posti in terapia intensiva di questi: 14 verranno attivati entro il 15 novembre e altrettanti 14 entro il 30 novembre all’Ospedale di Agrigento; al Fratelli Parlapiano di Ribera entro il 30 novembre verranno attivati dieci posti letto, mentre per l’Ospedale di Sciacca saranno disponibili sei posti entro il 15 novembre e altrettanti entro il 30 novembre.

Sono 240, invece, i posti letto in malattie infettive. Di questi, entro giorno 15 novembre ne verranno attivati sessanta e altri ottanta a fine mese nell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento; venti invece quelli che verranno resi operativi all’ospedale di Ribera entro il 15 novembre e cinquanta entro fine mese. A Sciacca, entro fine novembre saranno attivati altri trenta posti.

A completare l’offerta sanitaria i Centri per le cure a bassa complessità dedicati a quei pazienti che non necessitano di un ricovero in ospedale, pur avendo bisogno di assistenza sanitaria. Sono 160 gli ulteriori posti messi a disposizione: di questi entro il 15 ne verranno attivati 18 alla Rsa Covid di Sciacca e altri 18 entro il 30 novembre; al Cta di Ribera verranno assegnati venti posti entro il 15 e venti entro il 30 novembre; all’Ipab Covid verranno assegnati trenta posti entro il 15 novembre e sessanta entro il 30 novembre.

Intanto, per mappare l’effettiva diffusione del Covid-19 nella popolazione provinciale si sta lavorando per realizzare un’area drive in per la somministrazione dei tamponi rapidi. “È una delle richieste che ho fatto all’assessore Razza – ha spiegato il sindaco Franco Micciché – e ho voluto fortemente. Oltre all’area della zona industriale, stiamo lavorando per allestire altre postazioni per sottoporre a quasi tutti il tampone rapido”.

Nel frattempo si sono svolte due giornate dedicate al “Covid-screening” destinato alla popolazione scolastica. Nella prima giornata sono stati eseguiti 410 test ad Agrigento con due casi positivi, 330 test a Sciacca con cinque positivi e 148 test a Licata con due casi positivi. Nel corso della seconda giornata sono stati 1.126 i test rapidi eseguiti, di questi ad Agrigento su 735 tamponi quattro sono risultati positivi mentre a Licata su 81 test solo uno ha dato esito positivo. Meno confortanti i rilievi eseguiti a Sciacca, dove sul campione di 310 soggetti 49 tamponi sono risultati positivi.

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