Home » Cronaca » Agrigento, gli studenti manifestano per Gaza: sanzionati dal liceo. Divampa la polemica

Agrigento, gli studenti manifestano per Gaza: sanzionati dal liceo. Divampa la polemica

Agrigento, gli studenti manifestano per Gaza: sanzionati dal liceo. Divampa la polemica
Manifestazioni in Sicilia durante lo sciopero generale per Gaza

Il sindacato invita la dirigente del Leonardo a ritirare la sanzione. Lo sconcerto dei Giovani dem “Chi punisce dissenso tradisce scuola e Costituzione”

Gli studenti del liceo scientifico Leonardo che hanno allo sciopero generale per la Palestina e in adesione al sostegno della Flotilla di ieri, venerdì 3 ottobre, hanno ricevuto un provvedimento disciplinare dalla dirigente scolastica: dovranno essere accompagnati da un genitore per rientrare in aula.

Divampa, dunque, la polemica nel centro siciliano – capitale italiana della Cultura per questo 2025 – per questo episodio.

Il provvedimento e la comunicazione sull’app dell’istituto

Al loro rientro in classe, infatti, gli alunni hanno preso atto di una circolare che impone una misura inedita: potranno tornare tra i banchi solo se accompagnati da un genitore.

La comunicazione è arrivata direttamente sull’app dell’istituto, mentre la manifestazione (che ieri ha tenuto banco in tutte le piazze d’Italia) era ancora in corso in città e il contenuto ha colto di sorpresa famiglie e studenti. Secondo la dirigente Patrizia Pilato, l’assenza “ingiustificata di massa” degli alunni di 25 classi ha giustificato l’attivazione del provvedimento disciplinare.

Le reazioni e le polemiche, il sindacato: “Grave atto anti-educativo”

Non sono mancate le reazioni. Il segretario generale della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, commenta così i provvedimenti disciplinari: “Sanzionare gli studenti per aver scioperato è un atto grave e anti-educativo. La scuola sia luogo di coscienza critica, non di repressione”.

Rizza afferma: “La decisione di punire collettivamente gli studenti, obbligandoli a presentarsi a scuola accompagnati dai genitori, rappresenta un grave errore e un’occasione mancata. Invece di cogliere l’occasione per un dibattito costruttivo su un tema di drammatica attualità, si è scelto di reprimere e sanzionare un legittimo atto di sensibilità civile e di partecipazione. Questo non è il ruolo della scuola della Repubblica. Sanzionare la libera espressione di una coscienza critica significa tradire la missione educativa dell’istituzione scolastica, che deve formare cittadini consapevoli, non sudditi passivi”.

Rizza: “Misura sproporzionata e umiliante”

Rizza definisce la misura “sproporzionata e umiliante, tesa a creare un clima di intimidazione e a scoraggiare future forme di impegno civile da parte dei giovani”. E ancora: “Esprimiamo la nostra piena solidarietà a tutti gli studenti e alle loro famiglie, ingiustamente colpiti da questo provvedimento autoritario. La Flc Cgil Sicilia – conclude – si riserva di valutare ogni iniziativa sindacale e legale necessaria per la tutela dei diritti degli studenti e delle studentesse. Chiediamo alla dirigente Pilato il ritiro immediato di queste sanzioni e l’avvio di un confronto serio con le rappresentanze della comunità scolastica. La scuola deve essere un presidio di democrazia e di pace, non una caserma”.

I Giovani dem: “Chi punisce il dissenso tradisce scuola e Costituzione”

Si dicono sconcertati i Giovani dem che con una nota stampa firmata dal segretario regionale Marco Greco, sottolineano: “Apprendiamo con sconcerto la notizia del provvedimento disciplinare nei confronti degli studenti del liceo Leonardo di Agrigento che hanno partecipato alla manifestazione per Gaza. Una misura punitiva che impone ai ragazzi di rientrare a scuola solo se accompagnati da un genitore: un atto che ha il sapore dell’intimidazione e che nulla ha a che fare con il ruolo educativo che la scuola dovrebbe svolgere. Come Giovani Democratici siciliani condanniamo con forza questa decisione. Punire chi manifesta pacificamente per la pace, per i diritti umani e per una causa di giustizia internazionale significa colpire al cuore i principi di libertà, partecipazione e coscienza civile su cui si fonda la scuola pubblica e la nostra democrazia”.

Greco prosegue: “La scuola non può e non deve essere un luogo che reprime il pensiero critico – prosegue – deve essere l’esatto contrario, uno spazio che lo coltiva e lo difende. Non si educano cittadini liberi con la paura, ma con il confronto e la responsabilità. Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai ragazzi e alle ragazze del Leonardo, ai loro genitori e a tutti coloro che in queste ore difendono la libertà di espressione nelle scuole siciliane. Chiediamo che il provvedimento venga immediatamente ritirato e che l’Ufficio scolastico regionale intervenga per ristabilire un clima di rispetto e dialogo”.

E conclude: “In un momento in cui la partecipazione giovanile è spesso accusata di apatia vedere studenti impegnarsi per la pace dovrebbe essere motivo di orgoglio, non di sanzione. Chi punisce il dissenso tradisce la scuola e la Costituzione”.

Iacono (Pd): “Leso il diritto a manifestare”

“La scelta della dirigente dell’Istituto Leonardo di Agrigento di sanzionare gli studenti che hanno partecipato alla manifestazione a sostegno di Gaza e contro il genocidio del popolo palestinese, è lesiva del diritto costituzionale a manifestare e aderire a forme legittime e pacifiche di protesta”. Così il deputato agrigentino del Partito Democratico Giovanna Iacono.

“Una scuola che reprime il dissenso e il diritto alla partecipazione contraddice il suo compito educativo – aggiunge – Invece di sanzionare, l’istituzione scolastica dovrebbe promuovere il dibattito critico, il confronto consapevole e il rispetto delle idee. Mi appello al buon senso della dirigente scolastica perché revochi la sanzione imposta e consenta il rientro libero degli studenti alle attività scolastiche. Presenterò un’interrogazione parlamentare al ministro Valditara perché ci spieghi le ragioni di questa decisione e per sollecitare a un impegno futuro che impedisca misure repressive analoghe, riconoscendo la legittimità della partecipazione studentesca alle manifestazioni democratiche e pacifiche. Ribadisco il bisogno urgente di una cultura scolastica che valorizzi la partecipazione democratica, il pensiero critico e la responsabilità civica. Sarebbe un segno di una comunità scolastica matura e che non teme il dissenso”.

Dal deputato Pisano solidarietà alla dirigente scolastica

“Esprimo la mia piena solidarietà e il mio sostegno alla dirigente scolastica del Liceo Scientifico Leonardo, professoressa Patrizia Pilato, ingiustamente attaccata dalla sinistra per aver semplicemente fatto il suo dovere: far rispettare le regole della scuola”. Lo dichiara Calogero Pisano, deputato nazionale, commentando le polemiche nate dopo la circolare con cui la dirigente ha previsto l’accompagnamento dei genitori per gli studenti assenti ingiustificati in occasione dello sciopero generale.

“In questo momento delicato, in cui il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, unitamente alla comunità internazionale, sta compiendo sforzi massimi per favorire un piano di pace a Gaza e ridurre le ostilità, la sinistra dimostra ancora una volta la sua propensione a strumentalizzare qualsiasi fatto, cercando di buttare benzina sul fuoco, anche laddove non sarebbe opportuno” – prosegue Pisano.

“La professoressa Pilato – sottolinea il deputato – ha agito nel pieno delle sue prerogative di dirigente scolastico, rispettando regole interne che sono alla base della formazione civica dei nostri ragazzi. Far rispettare le regole non è un atto politico, ma un dovere educativo e istituzionale. Difendere chi applica le regole è un dovere, così come lo è riconoscere che la scuola non può diventare terreno di strumentalizzazioni politiche” – conclude il deputato.