Capitale cultura 2025, Agrigento ha le carte in regola ma non basta - QdS

Capitale cultura 2025, Agrigento ha le carte in regola ma non basta

Capitale cultura 2025, Agrigento ha le carte in regola ma non basta

Irene Milisenda  |
sabato 23 Luglio 2022

Fra i punti di forza fra questi c’è il turismo congressuale, che avrebbe come punta di diamante il Palacongressi del Villaggio Mosè, una potenziale miniera d’oro per l’economia locale

La Città dei Templi ha tutte le carte in regola per diventare Capitale della Cultura nel 2025 e su questo obiettivo stanno lavorando sodo istituzioni e associazioni del territorio. Sono tanti i punti di forza su cui può contare l’antica Girgenti e fra questi c’è anche il turismo congressuale, che avrebbe come punta di diamante il Palacongressi del Villaggio Mosè, una potenziale miniera d’oro per l’economia locale di tutto l’hinterland.

Parliamo di potenzialità, però, perché fino a oggi la struttura ha vissuto troppi alti e bassi

Era il 2018 quando, dopo una chiusura di quattro anni, riapriva i battenti e la gestione della stessa, di proprietà della Regione siciliana, veniva affidata al Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi.

Il direttore del Parco Archeologico, Roberto Sciarratta

“Dopo anni di lavoro e di finanziamenti – spiega Roberto Sciarratta, direttore del Parco archeologico – grazie alla Regione Siciliana abbiamo rimesso in funzione gli impianti di climatizzazione, nota dolente della struttura, e dopo mesi di interlocuzione con i Vigili del fuoco abbiamo avuto il nulla osta. Finalmente la struttura è in linea con tutte le normative e siamo pronti, dal prossimo autunno, a riaprire con tanti eventi”.

“Stiamo lavorando per migliorare l’offerta turistica”

La capienza globale è di 1.400 persone. Oltre alle sale congressi, la struttura dispone di 1.800 metri quadrati di spazi espositivi, sale per meeting, seminari, workshop, mostre, esposizioni spettacoli teatrali e parcheggio. “Abbiamo investito più di un milione di euro non solo per la congressistica ma per utilizzare il Palacongressi come struttura per ospitare attività culturali”, continua il direttore Sciarratta. “Stiamo lavorando – aggiunge Sciarratta – per migliore l’offerta turistica e per migliorare anche la struttura del Palacongressi.

Siamo stati di recente alla Bit di Milano per far conoscere la struttura e l’offerta del Parco e siamo pronti per realizzare delle nostre attività partendo, se ci saranno le condizioni, proprio dal Mandorlo in Fiore e svolgendo tutte le attività all’interno del Palacongressi”.

“Dopo il Covid è tempo di pensare in grande”

Negli scorsi mesi, vista l’emergenza da Covid-19 e l’assenza di eventi, il Palacongressi è stato adibito a centro vaccinale in convenzione con l’Azienda ospedaliera diAgrigento.Adesso, però, è il momento di tornare a pensare in grande.

“Ci sono – conclude il direttore del Parco archeologico – grandi potenzialità. Il Parco a oggi gestisce quaranta siti tra cui la Biblioteca Luigi Pirandello. Abbiamo presentato un progetto per spostare tutto il materiale all’interno del Palacongressi e ciò significa che questo andrebbe ad accrescere le potenzialità culturali e turistiche della città”.

Irene Milisenda

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