L’emergenza Coronavirus ha colpito duramente un settore trainante come quello turistico. Ad anno non ancora concluso è già stata calcolata una sensibile riduzione delle entrate
AGRIGENTO – Gli effetti del Coronavirus sull’Italia e la Sicilia non stanno colpendo soltanto il sistema sanitario. A soffrire è tutto il tessuto economico, ma ci sono alcuni settori che, più di altri, stanno subendo un colpo durissimo e tra questi c’è di certo quello turistico.
Alla Valle dei Templi, per esempio, il contributo dei mesi estivi non è bastato per evitare una perdita che già adesso si aggira intorno ai tre milioni di euro. Un dato emerso all’interno dell’assestamento del bilancio previsionale approvato dal Consiglio del Parco, che ha certificato una riduzione delle poste in entrata di oltre due milioni e settecentomila euro complessivi su un totale di entrate, per competenza, di venti milioni di euro.
Un importo, quest’ultimo, che non è soltanto riferito allo sbigliettamento, ma a tutte le entrate del Parco, compresi i soldi destinati a progettazione e ai trasferimenti regionali di vario tipo. Per quanto riguarda i ticket staccati, la perdita, rispetto all’anno precedente, è di circa il 50% del totale.
Oggi, con le misure di contenimento del Coronavirus ancora in atto, il futuro appare più nebuloso che mai. “Potrebbe essere difficile – ha commentato il direttore del Parco archeologico, Roberto Sciarratta – garantire alcune attività. Voglio comunque essere positivo e guardare con speranza al prossimo futuro”.
La situazione, già difficile prima di questa seconda ondata, fa pensare che la ripartenza del settore turistico-culturale sarà lenta e assai complessa.