Agrigento, un volto rinnovato per il centro storico - QdS

Agrigento, un volto rinnovato per il centro storico

Pietro Vultaggio

Agrigento, un volto rinnovato per il centro storico

sabato 28 Dicembre 2019

Soddisfazione da parte del sindaco Firetto: “Sento di dover dire grazie agli agrigentini”. Investimenti per il recupero di numerosi immobili situati nel cuore antico della città

AGRIGENTO – Tempo di restauri e ristrutturazioni nel territorio agrigentino. Molti privati, infatti, stanno ottenendo finanziamenti per sistemare le facciate dei propri edifici e dare così un nuovo volto alla città.

“Sento di dire grazie agli agrigentini – ha commentato il sindaco Lillo Firetto – che con amore per il centro storico hanno deciso di investire nel recupero degli immobili, ottenendo un contributo per il rifacimento dei prospetti”.

Una quarantina in tutto i privati che stanno ottenendo fino al 50 per cento della spesa, mentre ventiquattro hanno già avuto il contributo nelle passate settimane. “Confido nell’effetto emulazione – ha aggiunto il primo cittadino – perché, come sono stati impegnati 500 mila euro di fondi regionali a questo scopo, c’è un altro milione a disposizione con le stesse finalità, cui vanno aggiunti 500 mila euro dal progetto Girgenti. Recuperare le facciate significa recuperare valore e bellezza. Se a questo uniamo gli interventi pubblici in centro storico potremo dire di aver realizzato un atto d’amore collettivo per il cuore della città”.

Intanto, è stato presentato il lavoro di recupero riguardante la statua dell’Immacolata della Basilica, in piazza San Francesco. I lavori sono frutto della collaborazione tra Arcidiocesi di Agrigento, Soprintendenza ai Beni culturali, Parrocchia Basilica Immacolata, Confraternita dell’Immacolata e Comunità ecclesiale. L’intervento di restauro, eseguito dalla dottoressa Ivana Mancino, è stato condotto secondo criteri scientifici e nel rispetto dei principi e delle teorie del restauro moderno. Si è proceduto ad effettuare interventi e metodologie opportunamente studiate per restituire la corretta leggibilità dell’opera. rispettandone comunque la materia originale, il valore artistico e, ancora più importante, il valore devozionale a cui tutti i fedeli sono legati. Per lo studio e per tutte le fasi di restauro è stata prodotta una documentazione fotografica, insieme ad una campagna di analisi diagnostiche che ha scoperto sette stratigrafie di colori sovrapposti nel tempo. Ricerche storico-archivistiche e fotografiche hanno permesso di ottimizzare il restauro conservativo.

Non solum sed etiam: si avvia al recupero anche l’ex carcere mandamentale di piazza della Vittoria a Favara, finanziato con 540 mila euro dall’assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche sociali.

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