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Ail, i lasciti solidali: un atto di generosità per chi lotta contro le malattie del sangue

redazione

Ail, i lasciti solidali: un atto di generosità per chi lotta contro le malattie del sangue

martedì 17 Novembre 2020

“Lascio in eredità un sogno”: l’evento dell’Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma. Un metodo efficace per offrire supporto concreto ai pazienti ematologici e le loro famiglie

ROMA – Lasciare una traccia di sé anche quando non ci saremo più e fare in modo che le persone in difficoltà possano essere aiutate attraverso un dono, grande o piccolo che sia, lasciato nelle ultime volontà ad Ail.

È questo il tema al centro della seconda edizione dell’evento “Io sottoscritto lascio in eredità un sogno” – che quest’anno si svolgerà online a causa della pandemia da Covid-19 -organizzato e promosso da Ail, l’Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma. L’iniziativa, in programma giovedì prossimo alle 17, sarà trasmessa in diretta streaming sul sito dell’Associazione lasciti.ail.it e intende raccontare, attraverso riflessioni e testimonianze, l’importanza del lascito solidale per sostenere tutte le persone che in Italia lottano quotidianamente contro i tumori del sangue. Fare un lascito testamentario in favore di Ail significa avere “migliaia di eredi” e contribuire, attraverso un gesto concreto di generosità, a restituire loro un segno di speranza per il futuro.

Nel 2019 i proventi da lasciti solidali raccolti dalla sede Nazionale dell’Associazione (esclusi i dati dei lasciti ricevuti dalle 81 sezioni territoriali) sono pari a euro 911.753 e provengono da 12 lasciti solidali (3 in più rispetto al 2018). Analizzandoli più nel dettaglio, si è riscontrato che nella maggior parte dei casi (9 su 12) si è trattato di testamenti solidali – ovvero Ail è stata ricordata nelle ultime volontà scritte per testamento in qualità di erede (eredità) o di legataria (legato) – ma bisogna evidenziare anche l’interessante trend in crescita relativo alle polizze assicurative sulla vita, sempre più diffuse. Tra i testamenti solidali ricevuti nel 2019, quasi 7 testatori su 10 hanno scelto il testamento olografo, scritto di proprio pugno dal testatore – una pratica più diffusa rispetto al testamento pubblico.
Nella maggior parte dei lasciti solidali ricevuti nel 2019, Ail è co-beneficiaria pro quota con altri enti del terzo settore. Tale tendenza – caratterizzata dalla volontà di non destinare parte del proprio patrimonio ad una sola organizzazione non profit ma a cause diverse – trova conferma nelle pratiche aperte negli scorsi anni e nei testamenti che Ail riceve da donatori ancora in vita.

Il focus dell’iniziativa Ail online quest’anno sarà dedicato all’assistenza socio-sanitaria, perché stare accanto ai pazienti ematologici e alle loro famiglie è una delle principali missioni di Ail che, da oltre 50 anni, li accompagna in tutte le fasi del lungo e spesso sofferto percorso della malattia. L’evento sull’importanza dell’assistenza realizzata da Ail e sul significato di fare un lascito solidale in suo favore, sarà moderato da Donatella Romani giornalista medico-scientifica e vedrà i contributi di Sergio Amadori Presidente Nazionale Ail, Davide Sisto docente di Filosofia Teoretica presso l’Università di Torino ed esperto di tanatologia, Luca Vallario psicologo e psicoterapeuta e sarà inoltre possibile ascoltare le testimonianze di Cristina Rapalli ex paziente e volontaria della sezione Ail di Bologna e Adriana De Fanti referente della sezione Ail di Trento.

Grazie ai lasciti solidali, oggi Ail può finanziare progetti di assistenza di alto valore in campo ematologico. In particolare, nel solo 2018, ha stanziato oltre 15 milioni di euro che hanno permesso di: sostenere 116 Centri di ematologia in tutta Italia; garantire curedomiciliari a 2.389 pazienti in 42 province; accogliere 3.809 ospiti presso le 71 case alloggio AIL sul territorio; dare supporto a 2.120 nuclei familiari attraverso l’erogazione di servizi socio-assistenziali.

“Fare un testamento solidale in favore di Ail è un atto di amore e consapevolezza, che può cambiare la vita delle persone che ogni giorno, in Italia, lottano contro i tumori del sangue. Significa avere ‘migliaia di eredi’ – i nostri pazienti, i nostri medici, i nostri ricercatori e i nostri volontari – e contribuire a dare loro un futuro ricco di speranza”, dichiara Sergio Amadori, presidente nazionale Ail.

“I proventi da lasciti solidali raccolti negli ultimi anni e rendicontati con trasparenza ci hanno permesso di sostenere progetti di ricerca scientifica e di assistenza di alto valore sanitario e sociale in campo ematologico, che ci consentono di fornire risposte tempestive e concrete alle reali esigenze dei pazienti e delle loro famiglie”.

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