Al massimo 5 “abbuffate” o dopo le feste si rischiano 4 kg in più - QdS

Al massimo 5 “abbuffate” o dopo le feste si rischiano 4 kg in più

Al massimo 5 “abbuffate” o dopo le feste si rischiano 4 kg in più

sabato 28 Dicembre 2019

I suggerimenti dell’esperto di metabolismo. Per i primi due assaggi contenuti in un unico piatto, per i dolci vietati i bis

ROMA – Fritti, pastiere, crostacei e primi di ogni tipo. Dalla vigilia di Natale è scattata in tutta Italia una vera e propria maratona gastronomica, che rischia di ‘regalarci’ – alla fine delle feste – “fino a 4 kg in più, di cui 2 di liquidi. E’ vero: in questo periodo dell’anno è più probabile ingrassare, perché mangiamo spesso, in quantità maggiori, e soprattutto cibi più ricchi”. Il monito arriva da Sara Farnetti, specialista in medicina interna e metabolismo, che per l’Adnkronos Salute ‘stila’ una serie di suggerimenti per non rinunciare ai manicaretti delle feste, salvando (il più possibile) la linea.

“Intanto bisogna pensare che si mangia con gli occhi, e tener conto del fatto che le tentazioni sono tantissime. Dunque giochiamo con i piatti e teniamo d’occhio le quantità. Concediamoci solo un piatto per ogni portata”, suggerisce l’esperta. Dunque se i primi sono due dovranno essere assaggi contenuti in un solo piatto. “Nel caso dei dolci, poi, scegliamo un piatto più piccolo. E in ogni caso sono vietati i bis. Può essere utile – aggiunge Farnetti – mettere mano all’agenda e pianificare i pasti più ricchi: dovremmo limitare gli ‘stravizi’ ai ‘magnifici 5’, ovvero il 24 dicembre a cena, 25 a pranzo, 26 a pranzo, 31 a cena e 1 gennaio a pranzo”.

E gli altri pasti? “Ci dobbiamo contenere, tornando alla nostra solita dieta salutare, o meglio portando in tavola piatti detox. Ad esempio, il giorno di Natale per cena potremmo optare per un bel piatto di carciofi crudi”. Niente alcolici, naturalmente. E i dolci? “In queste occasioni – raccomanda Farnetti – con l’eccezione dei giorni di festa vanno chiusi in dispensa. Niente pane e patate. Inoltre all’eccesso di pandoro, panettone e torrone facciamo seguire l’amaro di radicchio, carciofi, scarola”. Dunque tante verdure, “che nei giorni extra-festivi si possono alternare con le proteine e abbinare a ‘grassi’ amici come quelli di avocado e noci”.

Occhio poi agli errori più comuni, fatti magari con le migliori intenzioni: “Meglio evitare i pasti a base di sola frutta, perché ci sono carboidrati e zuccheri, ecco perché suggerisco di fare il pieno di verdure. No a giornate di ‘dieta liquida’ a base di succhi, spremute e centrifughe, sempre per via degli zuccheri. No anche al consumo obbligatorio degli avanzi: è una soluzione anti-spreco, ma non anti-chili”, avverte Farnetti. Piuttosto è bene surgelare i piatti avanzati e chiudere bene i dolci, “che potranno essere consumati con calma e che, se ben riposti, si possono conservare”.

Inoltre “è bene tenere a mente che non è mai troppo presto per iniziare a recuperare” dopo i bagordi. “Mal di testa, bocca amara, stanchezza e sonnolenza – conclude l’esperta – sono spie del fatto che il nostro organismo ha esagerato. Può essere utile fare una bella passeggiata dopo mangiato per aiutarlo a smaltire l’eccesso di calorie. Ma se i pasti delle feste sono stati ben programmati, potremo davvero difenderci dal rischio di lievitare sulla bilancia”.

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