Al via campagna europea contro la meningite B - QdS

Al via campagna europea contro la meningite B

redazione

Al via campagna europea contro la meningite B

venerdì 29 Novembre 2019

In onda uno spot tv e la promozione social sul web

ROMA – Dalla tv fino ai social network, passando per i quotidiani, per informare sui rischi della meningite B, malattia che colpisce soprattutto i piccoli sotto l’anno di età con conseguenze drammatiche, e non risparmia i grandi. Ma contro la quale oggi è disponibile un vaccino. è appena partita la campagna europea di sensibilizzazione sul meningococco B ‘MissingB’, sostenuta su scala mondiale da Gsk e che vede il nostro Paese in prima linea. Già da domenica è in onda uno spot tv che sarà seguito, nei prossimi giorni, da una campagna social sul web. Se ne è parlato oggi a Roma in un incontro dedicato al lancio dell’iniziativa.

Protagonisti dello spot i bambini: Sa(b)rina, Isa(b)ella e Ro(b)erto, ripresi durante scene di vita quotidiana felice che potrebbero essere interrotte a causa della malattia. Nel video la voce fuori campo ricorda che bisogna verificare di aver ricevuto una completa vaccinazione dalla meningite, quindi non solo dai ceppi A, C, W e Y, ma anche dal MenB di cui molte persone non conoscono l’esistenza e il pericolo che rappresenta. L’obiettivo è ricordare quanto previsto dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale e quanto riporta il board del Calendario per la vita: “La vaccinazione contro il meningococco B rappresenta una necessità epidemiologica, ma anche etica e comunicativa, non eludibile”.

‘MissingB’ è una campagna “garbata e delicata – ha spiegato nel corso dell’incontro a Roma Francesco Angelillo, presidente della Siti – seppure riguarda una patologia grave. Comunicare nel modo giusto è importante, perché l’aggressività comunicativa può essere controproducente. Ed è importante che i genitori sappiano di avere la possibilità di proteggere i figli. Non è accettabile che ancora oggi dobbiamo sentire storie di bambini che si ammalano e muoiono quando abbiamo un vaccino. Non è accettabile che non ci sia un’informazione corretta. Non è accettabile che ci siano persone che possono dire ‘io non lo sapevo’”.

Il presidente della Fimp, Paolo Biasci, ha sottolineato che “fortunatamente i numeri della malattia sono esigui. Ma l’informazione è fondamentale, come lo è rendere la vaccinazione più accessibile. E in questo la strada maestra è la vaccinazione nello studio del pediatra. Nelle regioni dove questo è previsto, come la Toscana, le coperture sono notevolmente aumentate”.

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