Dopo il collegamento annunciato oggi, il presidente insisterà per interventi profondi lungo l'autostrada Catania-Palermo.
Un’opera attesa da decenni, finalmente al via. Stamani, a Palazzo della Regione a Catania, il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, il presidente della Regione Renato Schifani e l’amministratore delegato dell’Anas, Aldo Isi, hanno presentato l’autostrada Catania-Ragusa. Un’opera che dovrebbe vedere la luce tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.
Autostrada Catania-Ragusa: la riunione
Erano presenti anche il vice commissario straordinario del comune di Catania, Bernardo Campo, il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì, i prefetti di Catania, Maria Carmela Librizzi, e Ragusa e Giuseppe Ranieri. “L’opera – ha affermato Isi – sarà divisa in quattro lotti funzionali. Parliamo di un investimento complessivo di un miliardo e mezzo finanziato tramite il fondo sviluppo e coesione del Ministero, fondi Anas e fondi regionali”.
Anas: “In Sicilia investimento da 10 miliardi”
L’amministratore delegato di Anas ha poi illustrato le iniziative in Sicilia. “Questo non è l’unico intervento nell’Isola: abbiamo previsto un investimento per circa 10 miliardi di euro, con una progettualità condivisa e attesa dal territorio. Oltre alle nuove opere, vi è poi l’impegno della manutenzione. L’anno scorso abbiamo investito 130 milioni di euro in manutenzione, quest’anno saranno 160 milioni di euro, per la Sicilia record assoluto”.
Schifani: “Prossimo passo la Palermo – Catania”
Una notizia salutata con favore dal presidente della Regione, Schifani, che ha evidenziato l’importanza della realizzazione dell’autostrada Catania-Ragusa, non dimenticando il resto della rete autostradale della Sicilia. In particolare la Palermo-Catania, gravata da decine di cantieri che la rendono difficilmente percorribile in tempi autostradali. Oltre a renderla insicura. “Sono estremamente contento e sereno nello stare al fianco del Ministro ai trasporti così vicino alla Sicilia – ha detto. Siamo riconoscenti e siamo sicuri che l’attenzione verso il mezzogiorno sarà alta. Noi siamo indietro di decenni rispetto alle infrastrutture- ha aggiunto – e a questo si è aggiunto un atteggiamento da parte di enti nazionali che hanno trascurato il Mezzogiorno. A breve ci attiveremo anche per la Palermo-Catania, con decine di cantieri senza operai e fermi. Lavorerò con l’Anas perché questa situazione venga meno al più presto – ha assicurato il governatore sottolineando come “l’iniziativa di oggi è punto del grande progetto di migliorare le infrastrutture della Sicilia”.
Schifani: “Riattivare corridoio Berlino – Palermo”
Tra queste non può non essere annoverato il “ponte sullo Stretto”, di cui ha parlato a lungo il ministro Salvini: la ripresa del progetto, per Schifani, dovrebbe riportare nell’agenda europea il cosiddetto corridoio Berlino – Palermo di cui l’infrastruttura è parte integrante. “Con il governo Monti – ha continuato Schifani – il progetto del ponte sullo Stretto era stato cancellato per cui era stata rivisitata la logica del corridoio dell’alta velocità europea che da Berlino andava a Palermo. Ritengo che alla luce di questa iniziativa encomiabile vada rivisto il tema dell’alta velocità del corridoio Berlino-Palermo, che penso vada riattivato e che in quella logica vada riattivata la tipologia di trasporto che da Messina deve arrivare a Palermo con l’alta velocità, perché si tratta di un tutt’uno”.
L’autostrada Catania-Ragusa: la scheda
L’itinerario è stato suddiviso in quattro lotti funzionali. Questa scelta è stata ritenuta migliore in termini di economicità e di sostenibilità ambientale e ha consentito la partecipazione alle procedure di gara anche alle imprese locali, in coerenza con il nuovo codice dei contratti.
È previsto un investimento complessivo pari a quasi un miliardo e mezzo di euro, finanziato dal Piano Operativo Fondo Sviluppo e Coesione Infrastrutture 2014-2020, da risorse di Anas e, in parte, anche da fondi della Regione Siciliana POC 2014-2020.
L’investimento comprende un ampio piano di monitoraggio ambientale per tutte le fasi esecutive ante-operam, in corso d’opera e post-operam, gli oneri relativi alla sicurezza e quelli relativi al protocollo di legalità.
Il tracciato avrà uno sviluppo di 68,700 km e sarà realizzato prevalentemente in corrispondenza delle sedi stradali delle attuali statali 514 (per circa 39 km) e 194 (per circa 29 km).
Prevede il collegamento dall’innesto tra le statali 514 “Di Chiaramonte” e 115 “Sud Occidentale Sicula”, in territorio comunale di Ragusa, alla connessione con l’autostrada “Catania-Siracusa”.