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Assetto idrogeologico in Sicilia, aggiornato il piano regionale: Alcamo e Leonforte siti di attenzione

Assetto idrogeologico in Sicilia, aggiornato il piano regionale: Alcamo e Leonforte siti di attenzione
Regione Siciliana – Enti locali – Imagoeconomica

Entrambi i centri, il primo in provincia di Trapani, l’altro nell’Ennese, coinvolti da recenti eventi alluvionali, avranno l’applicazione dei livelli massimi di rischio e pericolosità. Le aree colpite sono state perimetrate d’ufficio

Alcamo e Leonforte sono stati dichiarati siti di attenzione nel piano per l’assetto idrogeologico (Pai). Gli aggiornamenti sono stati approvati dall’Autorità di bacino della Presidenza della Regione Siciliana.

Entrambi i centri, il primo in provincia di Trapani, l’altro nell’Ennese, sono stati coinvolti da recenti eventi alluvionali, oltre ad essere stati stati dichiarati “siti di attenzione” avranno l’applicazione dei livelli massimi di rischio e pericolosità. Le aree colpite sono state perimetrate d’ufficio da parte della struttura regionale.

La situazione ad Alcamo e Leonforte

Ad Alcamo, le forti precipitazioni di settembre, favorite dall’impermeabilizzazione del suolo, hanno causato l’allagamento di una vasta zona urbana, nei pressi di piazza Ciullo, che si è poi esteso anche all’area della chiesa di Maria Santissima dei Miracoli. A Leonforte, invece, il 19 agosto scorso, un nubifragio aveva provocato la piena del torrente Crisa, il cui alveo era occupato da una serie di guadi.

Su proposta del segretario generale dell’Autorità di bacino Leonardo Santoro, inoltre, un analogo provvedimento di revisione del Pai è stato rinviato per quanto concerne il comune di Licata, in provincia di Agrigento, alla luce delle recenti forti precipitazioni che hanno aggravato il quadro complessivo di rischio.

Ulteriori vincoli idrogeologici e idraulici

Per i comuni coinvolti dai provvedimenti scatteranno ulteriori vincoli idrogeologici e idraulici che dovranno essere tenuti in considerazione nei futuri processi di urbanizzazione. Nel corso della riunione di ieri, inoltre, la conferenza operativa ha approvato altri nove aggiornamenti del Pai, sempre proposti dalle amministrazioni comunali.

Continua, dunque, il monitoraggio da parte dell’Autorità di bacino dei reali livelli di rischio idrogeologico e idraulico.

Nuove perimetrazioni sono state di recente inserite nell’isola di Stromboli e nel comune di Misiliscemi, nel Trapanese: tali vincoli impediscono, tra l’altro, l’esecuzione di nuove edificazioni, anche in assenza di apposite richieste da parte delle amministrazioni comunali. La delimitazione di nuove aree di questo tipo consente ai Comuni di proporre sulla piattaforma Rendis (Repertorio nazionale del dissesto), gestita dall’Autorità di bacino, progetti per la mitigazione del rischio.

Dalla Regione 870mila euro per l’aggiornamento delle mappe di pericolosità idraulica

A metà settembre, LlAutorità di bacino della Presidenza della Regione Siciliana ha avviato il servizio per l’aggiornamento delle mappe di pericolosità idraulica, destinando a questa attività 870mila euro. L’iniziativa, che riguarda 70 comuni dell’Isola con aree considerate “prioritarie” per il dissesto idraulico, consentirà di aggiornare il Piano per l’assetto idrogeologico (Pai) e il Piano di gestione del rischio alluvioni (Pgra), in conformità alla direttiva europea 2007/60/CE.

l servizio prevede l’esecuzione di rilievi topografici e l’elaborazione di un modello digitale del terreno, lo svolgimento di studi idrologici e di modellazioni idrauliche sugli eventi di piena, la mappatura della pericolosità e del rischio idraulico e la predisposizione delle schede di fattibilità per la piattaforma nazionale Rendis, il Repertorio nazionale per la difesa del suolo.

Il programma

Il progetto, affidato al raggruppamento temporaneo di professionisti Sering Ingegneria Srl – Libera Università di Enna Kore, avrà una durata di 420 giorni, con conclusione prevista il 4 novembre 2026. Gli enti locali saranno coinvolti nella raccolta e condivisione della documentazione utile alla ricostruzione del quadro conoscitivo, inclusi studi e indagini già realizzati.

Con questo intervento la Regione Siciliana rafforza gli strumenti di pianificazione e prevenzione del rischio idrogeologico, confermando l’impegno per la tutela della sicurezza dei cittadini e del territorio.

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