Una pista ciclabile inaugurata da meno di cinque anni e già nel mirino del Consiglio comunale. Succede ad Alcamo (TP), dove la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio – 16 voti favorevoli su 16 presenti – chiede il ridimensionamento o addirittura la rimozione della pista lungo viale Europa e viale Italia. Un’infrastruttura costata circa 400mila euro, parte di un progetto più ampio di riqualificazione della viabilità cittadina, che ora si trova al centro di un acceso dibattito sulla sua effettiva utilità.
La mozione, presentata dalla consigliera Anna Lisa Guggino della lista Centrali per la Sicilia, mette in luce come l’iniziativa, nata con l’obiettivo di promuovere la mobilità sostenibile, abbia generato criticità significative. Il tratto interessato, infatti, rappresenta una delle arterie più trafficate della città: viale Europa e viale Italia sono quotidianamente percorse da migliaia di veicoli, con punte di congestionamento durante l’ingresso e l’uscita dalle scuole.
Alcamo, la pista ciclabile di viale Europa tra ingorghi e rischi per la sicurezza
Il nodo più critico è senza dubbio viale Europa. Qui, la riduzione dello spazio per le auto ha trasformato la carreggiata a una sola corsia, con conseguenti ingorghi quotidiani, rallentamenti e disagi per residenti e automobilisti. La mozione sottolinea come questa situazione possa influire negativamente sulla tempestività dei mezzi di soccorso in caso di emergenza. Non è solo una questione di traffico. Negli ultimi anni, la pista ciclabile è stata più volte violata da motocicli e motorini, trasformandosi di fatto in una corsia abusiva per veicoli a motore. Questi comportamenti hanno causato incidenti e aumentato i rischi per ciclisti e pedoni, compromettendo ulteriormente la sicurezza di tutta l’infrastruttura.
Il progetto e i suoi obiettivi
La pista ciclabile di Alcamo, entrata in funzione nel 2020, collega le due estremità della città ed è parte di un progetto di riqualificazione più ampio che ha interessato anche corso VI Aprile e viale Italia. L’investimento complessivo è stato di circa 400mila euro. All’epoca, l’opera era stata presentata come un passo importante verso una mobilità più sostenibile e sicura, capace di ridurre il traffico veicolare e incentivare gli spostamenti in bicicletta. Oggi, però, la percezione è cambiata almeno per una parte della politica che ritiene che la pista, pur avendo finalità ambientali e di salute pubblica, non si integri correttamente con le esigenze di traffico della città. La mozione chiede quindi di trovare un equilibrio più efficace tra ciclabilità, scorrevolezza del traffico e sicurezza stradale. Non si esclude neppure l’ipotesi di percorsi alternativi o soluzioni meno invasive, capaci di conciliare gli interessi dei ciclisti con quelli dei residenti e degli automobilisti.
Il voto del Consiglio e i prossimi passi
Con il voto unanime, il Consiglio comunale ha inviato un messaggio chiaro all’amministrazione: intervenire con urgenza. La mozione non si limita a chiedere la rimozione o il ridimensionamento della pista ciclabile, ma prevede anche un confronto pubblico con cittadini, associazioni e categorie interessate, così da condividere la decisione finale. Ora la palla passa alla giunta, che dovrà predisporre approfondimenti tecnici e valutazioni dettagliate sulle possibili soluzioni. Il dibattito, destinato a suscitare attenzione in città, riguarda una delle opere pubbliche più discusse degli ultimi anni ad Alcamo: un’infrastruttura costata centinaia di migliaia di euro e già percepita da molti come problematica.
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