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Alfabetizzazione digitale: sono troppi gli italiani che non riescono a raggiungere il livello “base”

Alfabetizzazione digitale: sono troppi gli italiani che non riescono a raggiungere il livello “base”
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Nel nostro Paese il 78,2% del campione è dotato di abilità digitali minime. La media europea raggiunge l’85,4%

ROMA – Due italiani su dieci che vivono nelle grandi città hanno un livello di competenza digitale che non raggiunge il livello “base”, quasi tre su dieci nelle zone rurali. Nelle grandi città è la terza peggiore performance dell’Unione europea.

Il dato è deducibile dai numeri pubblicati dall’Eurostat: nel 2023 il 78,2% delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni che vivevano nelle grandi città italiane aveva almeno delle competenze di base in materia di informazione e alfabetizzazione ai dati. La media dell’Unione europea è del 85,4%. Questa percentuale è leggermente inferiore tra coloro che vivono nelle città di modeste dimensioni e nelle periferie (80,4%) e nelle zone rurali (77,6%).

I Paesi Bassi hanno registrato la percentuale più elevata

Tra le nazioni dell’Ue, i Paesi Bassi hanno registrato la percentuale più elevata di persone con almeno competenze di base in materia di informazione e alfabetizzazione ai dati in tutti e tre i livelli di urbanizzazione: il 97,7% delle persone vive nelle grandi città, il 97,4% tra coloro che vivono nelle città di modeste dimensioni e il 97,1% nelle zone rurali. Oltre ai Paesi Bassi, anche la Finlandia (97,7%) e la Danimarca (95,8%) hanno registrato le percentuali più elevate di persone con almeno informazioni di base e competenze di alfabetizzazione ai dati nelle città. I livelli più bassi sono stati registrati in Germania (77,5%), Bulgaria (78,0%) e Italia (78,2%). Il nostro Paese non raggiunge performance raggianti nemmeno tra coloro che vivono nelle città di modeste dimensioni (74,6%) e tra coloro che vivono nelle zone rurali (71,6%).

Le “competenze in materia di alfabetizzazione e in materia di informazione e dati” si riferiscono alla capacità di articolare le esigenze informative, di individuare e recuperare dati, informazioni e contenuti digitali, di giudicare la pertinenza della fonte e del suo contenuto e di archiviare, gestire e organizzare dati, informazioni e contenuti digitali, spiega l’Eurostat. L’indicatore delle competenze digitali è un indicatore composito che si basa su attività selezionate relative all’uso di Internet o del software. Si presume che le persone che hanno svolto determinate attività abbiano le competenze corrispondenti.

Nelle grandi città più persone con competenze di base

I dati mostrano che in 22 Paesi dell’Ue, le percentuali più elevate di persone con almeno competenze di base in materia di informazione e alfabetizzazione dei dati si sono registrate nelle grandi città. Tuttavia, in quattro Paesi, sono state registrate quote più elevate tra le persone che vivono in città di modeste dimensioni e periferie: Danimarca (95,9% della popolazione), Irlanda (94,4%), Cipro (90,4%) e Belgio (89,4%); nel caso di Malta, la quota più elevata è stata registrata nelle aree rurali (91,6%). Bulgaria (66,3%), Romania (71,7%) e Germania (72,5%) hanno registrato le percentuali più basse di persone con almeno competenze di base in materia di informazione e dati, non solo nelle città e nelle periferie, ma anche nelle aree rurali (rispettivamente 57,7%, 64,9% e 71,2%). Percentuali elevate di persone nelle aree rurali con almeno competenze di base in materia di informazione e dati, oltre ai Paesi Bassi, sono state registrate anche in Finlandia (95,2%) e Danimarca (94,2%).