CALATAFIMI SEGESTA (TP) – Comprendere la pianta dell’antica E?????, seguirne la nascita come città elima, che alcune fonti dicono fondata dai troiani in fuga; vederla chiamare in aiuto Atene, Cartagine e poi Roma per difendersi dalla vicina Selinunte, e dunque diventare greca e poi romana: distrutta dai Vandali, si ritrasse nel borgo medievale cresciuto attorno al castello, e si fece ben presto dimenticare. Segesta dalle tante vite che è rinata come la Fenice: perché non approfittare proprio delle feste per scoprirla e ri-scoprirla?
Dopo gli appuntamenti di inizio anno, da oggi fino a domenica 9 gennaio, alle 11, sarà possibile godere di una visita guidata approfondita di oltre due ore, diretta ai singoli visitatori ma anche alle famiglie con bambini, organizzata da CoopCulture lungo un percorso attento che tocca tutti i tesori dell’area archeologica: il Teatro, l’Agorà, il Tempio e l’antiquarium, utilizzando il sistema di trasporto interno del Parco.
Dopo essere entrati nell’area e aver superato la biglietteria, si sarà accolti dalla guida CoopCulture che accompagnerà a piedi fino al famoso Tempio, per il primo splendido colpo d’occhio dalla collinetta a Ovest dell’antica città elima, sul Monte Barbaro.
Da lì ci si sposterà con i mezzi del Parco e, attraversando l’Agorà, si raggiungerà l’acropoli Nord, dove sorge il Teatro.
Proseguendo, si potrà osservare anche il borgo medievale che si sviluppò attorno al castello, andando avanti verso l’area archeologica per raggiungere il piccolo ma prezioso antiquarium in cima alla collina. Inaugurato da pochissimo, ospita un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo dai primi insediamenti, raccolti nella mostra “I volti del sacro nella Segesta elima: spazi, riti, oggetti”.
Nei siti archeologici e nei Musei si entra soltanto se muniti di green pass e mascherina.