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Allarme dighe a Gela: “Sono vuote: manca l’acqua”

Allarme dighe a Gela: “Sono vuote: manca l’acqua”
Il tema del riuso dell’acqua dovrebbe essere presente tutti i giorni dell’anno

“Le tre dighe sono praticamente vuote“. Così Vincenzo Giudice, sulla situazione del territorio di Gela e della Piana

Allarme carenza d’acqua nelle dighe a Gela. “Le tre dighe sono praticamente vuote“. Così Vincenzo Giudice, sulla situazione del territorio di Gela e della Piana, che si estende su più comuni della zona Sud della provincia nissena. Giudice è già referente provinciale di associazioni del comparto agricolo e a sua volta operatore del settore “Per le piogge, quest’anno – aggiunge Giudice – non possiamo lamentarci ma l’acqua che viene invasata nelle dighe continua a finire in mare. Viene sistematicamente sversata”. Il territorio di Gela, potenzialmente, sarebbe garantito da almeno tre bacini artificiali, le dighe Comunelli, Disueri e Cimia.

Le dighe di Gela sono vuote

“Comunelli può invasare, al massimo, centomila metri cubi, praticamente quanto un singolo laghetto artificiale – dice l’assessore all’agricoltura del Comune di Gela Filippo Franzone – il fango accumulato negli anni non permette altro. La diga Disueri non sta invasando a causa del cedimento della spalla e per quanto riguarda Cimia, può arrivare a tre milioni di metri cubi, anche se la portata sarebbe di circa nove milioni, ma senza un’interconnessione efficiente non riesce a ricevere quantitativi sufficienti. Siamo in costante contatto con tutte le istituzioni. La progettazione è fondamentale”.

I dati

dati ufficiali forniti da rilevazioni del dipartimento regionale dell’autorità di bacino del distretto idrogeografico Sicilia, per il mese di dicembre, indicano per Comunelli un volume di 0,10 Mmc su una capacità totale di invaso di 8,00 Mmc, quanto a Disueri il dato è di 0,04 Mmc su 23,60 Mmc di capacità e per Cimia 1,76 Mmc su 10 Mmc. Non solo l’acqua invasata finisce in mare perché le dighe non possono mantenere neanche i livelli minimi ma la poca che viene distribuita spesso non arriva a causa di condotte vetuste o soggette a guasti.

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