Listeria, controlli dei Nas: ecco quali aziende nel mirino, sequestri e chiusure

Allarme Listeria, controlli dei Nas: ecco quali aziende nel mirino, in Sicilia sequestri e chiusure

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Allarme Listeria, controlli dei Nas: ecco quali aziende nel mirino, in Sicilia sequestri e chiusure

Redazione  |
mercoledì 02 Novembre 2022

Ispezioni in 1.095 aziende di lavorazione e trasformazione di alimenti maggiormente esposti alla contaminazione da batterio. Irregolarità anche a Palermo, Catania e Ragusa

Allarme Listeria, scattano i controlli dei carabinieri dei Nas. Il Comando carabinieri per la Tutela della Salute, di concerto con il ministero della Salute, ha infatti avviato una campagna di verifiche sulla corretta gestione in materia di sicurezza ed igiene delle imprese produttive di alimenti di origine animale.

I sopralluoghi arrivano dopo i recenti episodi di intossicazione da Listeria connessi con il consumo di alimenti crudi o a ridotta cottura, come nel caso dei würstel.

Le aziende controllate, casi anche a Palermo

Oggetto delle ispezioni 1.095 aziende di lavorazione e trasformazione di alimenti maggiormente esposti alla contaminazione da batterio Listeria. Si tratta di industrie per la produzione di würstel, insaccati con stagionatura breve e prodotti similari, di prodotti caseari a limitata maturazione, nonché di gastronomia con farcitura fresca (dai tramezzini ai panini), confezionati in atmosfera controllata per la fornitura alla Grande Distribuzione Organizzata e alle ditte di gestione dei distributori automatici.

Un campione di formaggio fresco con valori elevati di Listeria è stato trovato anche a Palermo. A seguito della rilevazione sono stati disposti il fermo preventivo di 945 kg di prodotti caseari e la sospensione dell’attività fino a ripristino delle condizioni igieniche adeguate.

Inoltre, lo stesso Nas siciliano ha individuato anche due laboratori di analisi privati risultati non autorizzati, presso i quali venivano redatti falsi referti attestanti parametri analitici e microbiologici non veritieri in quanto basati su analisi di fatto mai eseguite.

Da nord a sud ecco altre situazioni particolari trovate durante i controlli. Nas di Parma nel corso di un’attività ispettiva svolta presso un’industria di salumi della provincia di Modena, ha sequestrato 7.000 kg di prodotti carnei (semilavorati e tranci di carne suina e bovina), rinvenuti invasi da ghiaccio e brina gelificata a causa del malfunzionamento del sistema di refrigerazione, rilevando al contempo carenze igienico sanitarie dovute alla presenza di muffe sulle pareti dei locali destinati allo scarico merci, con potenziale rischio di contaminazione degli alimenti.

Nas di Bari: nel corso di un’attività ispettiva svolta presso un’industria di lavorazione carni, ha proceduto al sequestro di 1.800 kg di prodotti carnei (a base suina e bovina), rinvenuti privi di etichettatura e di indicazioni utili a garantirne la tracciabilità.

I Nas di Salerno e Catania hanno sequestrato, presso due caseifici, complessivi 3.700 kg di prodotti lattiero-caseari, in procinto di essere commercializzati, poiché sprovvisti di documentazione attestante la rintracciabilità. I Nas di Genova hanno proceduto all’immediata chiusura di un laboratorio di preparazione gastronomica della provincia di Savona, attivato in assenza di autorizzazione sanitaria, priva del manuale di autocontrollo (Haccp) ed interessata da gravi carenze igienico sanitarie. I Nas di Ragusa hanno eseguito la chiusura di un salumificio per precarie condizioni igieniche e per la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo imposte dalla normativa, sequestrando contestualmente 529 kg salumi già confezionati, in parte sprovvisti di elementi utili alla tracciabilità ed in parte scaduti di validità. I Nas di Napoli: ha sospeso un’attività di sezionamento e commercio all’ingrosso di carni avicole della provincia di Napoli, con immediata chiusura dell’intero impianto sprovvisto del ”Bollo CE” e di riconoscimento produttivo.

Il risultato dei controlli in tutta Italia

I carabinieri dei Nas hanno accertato irregolarità in 335 strutture (pari al 30% circa degli obiettivi controllati), a seguito delle quali sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria e Sanitaria 310 operatori di settore, contestando 541 violazioni penali e amministrative, per un valore di oltre 365 mila euro.

Tra le criticità riscontrate è stato rilevato l’uso di materie prime scadute di validità e in cattivo stato di conservazione e, con particolare frequenza, la mancata applicazione delle procedure preventive di autocontrollo e tracciabilità degli alimenti, elementi essenziali per individuare e contenere possibili casi di intossicazione causati dal consumo di alimenti nocivi o pericolosi.

Complessivamente gli interventi hanno consentito di rinvenire e sequestrare 14 tonnellate di alimenti irregolari, per un valore commerciale di circa 327.000 euro, nonché eseguire provvedimenti di chiusura / sospensione nei confronti di 23 imprese produttive e commerciali, il cui valore economico ammonta ad oltre 7 milioni di euro.

Listeria, cos’è e quali sono le conseguenze

Listeria è un genere di batteri, che comprende sei specie e deve il suo nome al medico britannico Joseph Lister. L’infezione da listeria è una malattia che può essere molto grave per determinate tipologie di individui. A rischio ci sono soprattutto le donne in gravidanza, le persone di età superiore ai 65 anni e chi ha un sistema immunitario indebolito. In genere si contrae dopo il consumo di carni di gastronomia mal lavorate e prodotti lattiero-caseari non pastorizzati.

Listeriosi, sintomi

Una volta contratta, l’infezione da Listeria può generare diversi tipi di sintomi. Le forme lievi provocano di solito disturbi simil-influenzali e gastroenterici come febbre, cefalea; dolori muscolari, nausea, diarrea.
Nei casi più gravi possono verificarsi reazioni cutanee, encefalite, meningite, endocardite, peritonite.

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