Roma, 9 dic. (askanews) – Ampliare l’utilizzo e la valorizzazione dell’erba medica migliorando un processo integrato per produrre proteine destinate all’alimentazione umana, ai mangimi zootecnici, alla realizzazione di prodotti nutraceutici, fibrosi, alle bioplastiche e ai biocarburanti. Si tratta del progetto denominato Alfaproind – Studio e sviluppo di derivati innovativi dell’erba medica – finanziato per il 70% del suo valore complessivo da 1 milione di euro da Eit Food, ente europeo di sviluppo per un’agricoltura sostenibile e da alcune aziende. Il progetto è condotto da Contento Trade srl che in questa iniziativa, oltre ad altri partner, vede coinvolta anche AIFE/Filiera Italiana Foraggi in qualità di fornitore di erba medica fresca.
Il progetto, della durata di 18 mesi, è ormai alle sue battute finali (terminerà il 31 dicembre 2025) e grazie all’attività svolta da tutti i partner coinvolti, a iniziare dall’Università di Parma che ha sviluppato le tecnologie analitiche per ottenere un aumento delle rese e dall’ateneo di Barcellona, che ha invece svolto un’attività di analisi sulla sicurezza alimentare e il monitoraggio delle sostanze presenti nella farina proteica ottenuta dal processo di estrazione, potrà sfociare nella realizzazione di un impianto dedicato che molto presumibilmente verrà realizzato in Friuli Venezia Giulia dove le normative regionali in materia sono molto favorevoli e la collocazione vicino alla sede di Contento Trade srl, che si trova a Rigolato in provincia di Udine, ne faciliterà la gestione.
Attualmente l’estrazione delle proteine dall’erba medica viene effettuata da un impianto della società austriaca Innov8, che in materia ha già una consolidata esperienza. “L’obiettivo di fondo del progetto – sottolinea Flavio Cioffi di Contento Trade srl – è lo sviluppo di un processo e di un prototipo di impianto di estrazione e separazione di materiali vegetali che non generi rifiuti ma solamente prodotti valorizzabili, remunerativo e con un minimo impatto ambientale”.
“L’erba medica si dimostra ancora una volta una coltura strategica non solo per l’ambiente e la rigenerazione del suolo – puntualizza Riccardo Severi, direttore di Aife – Grazie al progetto Alfaproind a cui abbiamo aderito con convinzione, è e sarà possibile valorizzare tutte le sue potenzialità nelle diverse produzioni a cui le proteine estratte saranno indirizzate, sviluppando una materia prima che si caratterizza per l’elevato contenuto proteico destinato anche alla produzione di alimenti per uso umano: i test attualmente in corso su alcuni prodotti dolciari in cui è stata inserita una percentuale pari al 6% di farina estratta dall’erba medica stanno dando infatti ottimi riscontri”.
AIFE/Filiera Italiana Foraggi sta seguendo l’intero progetto assicurando la disponibilità di un prodotto di ottima qualità, ottenuto da seme certificato, che permetterà di realizzare alimenti zootecnici in grado di migliorare il benessere animale. “Non solo – conclude il direttore di AIFE/Filiera Italiana Foraggi – Se la farina proteica ottenuta potrà essere utilizzata anche per altre produzioni altrettanto importanti, tutti i sottoprodotti che ne deriveranno saranno a loro volta riutilizzati in un’ottica di economia circolare totalmente sostenibile da un punto di vista ambientale”.

