La democrazia non è solo governo della maggioranza, è soprattutto rispetto della minoranza
Leggo, purtroppo sempre più frequentemente, di ipotesi fantasiose riguardanti, tra le altre cose, la realizzazione di faraoniche opere pubbliche, di agevolazioni previdenziali e di altre iniziative simili.
Anche a me piacerebbero tutte queste cose. Mi piacerebbero più asili nido, più case di riposo per anziani, ospedali migliori, il completamento della rete ferroviaria e autostradale siciliana e tanto altro. Ma, per favore, gli ideatori di questi meravigliosi interventi, a dire il vero un po’ sospetti, almeno a ridosso dalle elezioni, potrebbero farci sapere come, nel dettaglio, pensano di finanziarli, soprattutto adesso e senza introdurre nuove tasse?
Per l’occasione, è opportuno precisare che il carico fiscale è già a circa il 70% del reddito di ciascun cittadino, che i parlamentari a cui ridurre stipendi e vitalizi, in tutto sono solo 3000 circa, mentre i disoccupati oltre 10 milioni, che la casa è già super tassata e che i tagli nella PA bisogna farli evitando di ridurre l’occupazione, la qualità dei servizi, dell’assistenza, della scuola, dei trasporti, delle prestazioni sanitarie ecc.
Lo dico, senza nessuna ironia, solo per far riflettere sul fatto che le elezioni sono vicine e le promesse sono facili, ma la creduloneria non è colpa di chi mente ma di chi ci crede. Personalmente ritengo che si possano raggiungere clamorosi successi elettorali anche raccontando balle, come qualcuno, in tanti anni, ha fatto spesso. Non è detto, però, che questo assicuri la capacità, dopo, ma anche prima, di governare con efficacia, efficienza e trasparenza, come ci si aspetta. Il buonsenso, il buongoverno, la competenze, l’onestà non possono essere esclusivamente degli slogan, né possono essere somministrate per via intramuscolare, così come non lo può essere la democrazia, che deve andarci bene sempre, non solo quando vince il nostro candidato e non invece quando vince l’avversario, come nel caso dei grillini a Genova.
La democrazia non è solo governo della maggioranza, è soprattutto rispetto della minoranza all’interno di un sistema di regole tassative che garantiscano la possibilità di realizzare l’alternanza.
Fuori da questo modello, al momento, c’è solo la dittatura, anche se talvolta si nasconde dietro allucinanti illusioni.